Ucraina, morti oltre 12.000 soldati russi. Kiev: «Avanzano lenti, sono demoralizzati e iniziano a saccheggiare»

Il bollettino di Kiev: i russi hanno perso 303 tank

Ucraina, morti oltre 12.000 soldati russi. Kiev: «Sono demoralizzati e iniziano a saccheggiare»
di Michele Galvani
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Martedì 8 Marzo 2022, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 15:20

Il bollettino delle perdite, in Ucraina, ogni giorno diventa sempre più pesante. Almeno stando a quanto fa sapere Kiev. L'esercito della Russia avanza, ma «piano». È proseguita infatti alle ore 6 di questa mattina l'offensiva dell'esercito russo ma con un ritmo di «avanzamento rallentato», rende noto il Quartier Generale delle Forze armate ucraine sul proprio profilo Fb: «Si mantiene la difesa nelle direzioni Nord, Sud, Est e le Forze armate difendono eroicamente le città di Cernihiv e di Kiev», riporta il bollettino - citato da Ukrinform - secondo cui «i soldati russi sono sempre più demoralizzati e iniziano a saccheggiare». E si sarebbero registrati anche casi di violenza.

Esercito russo, perdite e saccheggi

 

Nelle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Kiev e Sumy «sui territori occupati sono stati registrati molti casi di saccheggi, violenze nei confronti della popolazione locale, occupazione di case dei civili, utilizzo dell'infrastruttura agraria per stazionamento dei veicoli militari, dislocamento delle posizioni d'attacco nelle zone ad alta densità abitativa».

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I NUMERI - Sarebbero più di 12.000 le perdite tra le fila dei russi dal 24 febbraio, cioè dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, come si legge nel bollettino diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine (sempre su Facebook).

I dati sono aggiornati a ieri (7 marzo) ma non è possibile verificarli in modo indipendente. Secondo i militari ucraini, i russi hanno perso 303 tank, 1.036 mezzi corazzati, 120 sistemi di artiglieria, 56 lanciarazzi multipli e 27 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, distrutti anche 48 velivoli, 80 elicotteri e sette droni, oltre a 474 mezzi e 3 unità navali.

 

SUMY - Sono intanto scattate le prime operazioni dell'evacuazione dalla città ucraina di Sumy. Lo riportano i media internazionali che citano il governo ucraino e mostrano un video postato sui social in cui si vedono le immagini dal corridoio umanitario di Sumy con gli autobus con la croce rossa pronti a partire e delle persone già a bordo. Le forze armate russe hanno confermato di aver dichiarato un cessate il fuoco e aver aperto i corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol a partire dalle 10, ora di Mosca (le 8 italiane). «Per una evacuazione sicura dei civili da aeree popolate, viene dichiarato un cessate il fuoco e sono aperti corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, e Mariupol dalle 10 di oggi», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. 

Già «oggi o domani» si arriverà a quota due milioni di rifugiati ucraini secondo quanto affermato l'Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi in una conferenza stampa a Oslo.

LA SITUAZIONE - Dialogo sì, capitolazione no. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky apre alla possibilità di trovare un compromesso sui territori del Donbass e della Crimea, ma tiene il punto. L'Ucraina non si arrenderà a Mosca. Nel Paese, dove le armi non tacciono mai, sono in corso operazioni di evacuazione - donne, anziani, bambini - da diverse città, dove la popolazione sotto assedio è ormai allo stremo e dove si continua a morire. Come a Sumy, a Est, dopo un attacco all'alba.

LE DONNE - Sono almeno 13 le donne soldato dell'Aeronautica ucraina morte dall'inizio dell'invasione russa. È quanto emerge da dati ufficiali diffusi da Kiev e riportati dall'agenzia Dpa, mentre non c'è un bollettino ufficiale delle perdite complessive tra le fila delle forze armate ucraine. Quasi 7.000 donne dell'Aeronautica passano la Giornata internazionale della donna «non con i fiori, ma con le armi in pugno», ha detto il tenente generale, Mykola Oleshchuk. «Al fianco dei colleghi respingono l'aggressione russa - ha affermato - combattono per il futuro dei nostri bambini e per il futuro della nostra Ucraina». Secondo Oleshchuk, più di 1.500 donne dell'Aeronautica hanno preso parte a operazioni di combattimento.

GLI ATTACCHI - Le forze russe comunque, attaccheranno Kiev «nelle prossime 24-96 ore»: è la previsione del think tank statunitense Institute for the Study of War (ISW). La notizia è riportata da il Guardian. «Le forze russe si stanno concentrando nella periferia orientale, nord-occidentale e occidentale di Kiev per un assalto alla capitale...», scrive l'istituto nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra sottolineando che le truppe di Mosca sono afflitte da problemi logistici, ma stanno «portando rifornimenti e rinforzi, oltre a condurre attacchi di artiglieria, aerei e missili per indebolire le difese e intimidire i difensori prima dell'assalto» alla capitale. Questo potrebbe annunciare l'inizio di un momento critico della guerra, proseguono gli esperti dell'ISW.

CYBER GUERRA - C'è poi una guerra "parallela": si allunga infatti la lista dei soldati che prendono parte alla «guerra ibrida» tra Russia e Ucraina. Un gruppo di ricerca sulla sicurezza informatica che si chiama CyberKnow ne tiene traccia con un elenco e ne ha evidenziati oltre 50. Di questi quelli che supportano la Russia dichiaratamente sono 14. Oltre al gruppo Conti, di cui si è parlato nei giorni scorsi come principale oppositore di Anonymous che sostiene Kiev - al cui interno però ci sarebbe una spaccatura - nelle liste pro Mosca ci sono il gruppo Free Civilian, Coming Project, Sandwarm, Ghostwriter, quest'ultimo riconducibile alla Bielorussia. Dalla lista emerge anche una serie di gruppi pro Kiev di provenienza dai paesi più disparati: Georgia (BlackHawks e Gng), Turchia (Monarch Turkish Hactivist), Indonesia (GreenXparta_9haan). Nella lista figura l' esercito di hacker ucraino, IT Army of Ukraine, messo in piedi dal governo di Kiev per organizzare la controffensiva cyber e informativa contro la Russia, che al momento conta 280mila iscritti.

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