GUERRA UCRAINA

Guerra, media Usa: «La controffensiva ucraina è cominciata». Rasmussen: «Paesi Nato potrebbero dispegare truppe»

Gli aggiornamenti in tempo reale su conflitto

Guerra, media Usa: «La controffensiva ucraina è cominciata». Rasmussen: «Paesi Nato potrebbero dispegare truppe»

Kiev: "Siamo avanzati di 1600 metri ai lati di Bakhmut"

Le forze di difesa ucraine «sono avanzate di 1.600 metri sui fianchi meridionale e settentrionale» di Bakhmut, dove i russi «stanno resistendo ferocemente con l'artiglieria»: lo ha dichiarato, citato da Ukrinform, Serhiy Cherevaty, portavoce del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina.

«La direzione Bakhmut rimane attiva in termini di azioni di contrattacco delle nostre truppe, in alcune direzioni sui fianchi sud e nord, le nostre forze di difesa sono avanzate fino a 1.600 metri, il nemico sta resistendo ferocemente usando l'artiglieria e ha colpito 342 volte le nostre posizioni con vari tipi di sistemi di artiglieria. Ci sono stati 6 raid aerei, 10 scontri a fuoco, durante i quali abbiamo ucciso 120 occupanti e ne abbiamo feriti altri 184 e fatto un prigioniero. Sono stati distrutti anche 5 carri armati, un corazzato da trasporto truppe, un veicolo d'assalto anfibio, un'auto blindata, un cannone D-30, una stazione di guerra elettronica, 2 UAV Orlan 10, una stazione di ricognizione in fibra ottica e 9 magazzini da campo con munizioni», ha affermato Cherevaty.

Washington Post: "Iniziata la controffensiva ucraina"

«La tanto attesa controffensiva dell'esercito ucraino contro le forze di occupazione russe è iniziata, aprendo una fase della guerra volta a ripristinare la sovranità territoriale dell'Ucraina e a mantenere il sostegno occidentale nella guerra». Lo scrive il Washington Post citando quattro fonti militari ucraine secondo cui le truppe di Kiev hanno intensificato i loro attacchi in prima linea nel sud-est del Paese.

Due funzionari ucraini, tra cui una fonte vicina al presidente Volodymyr Zelensky, hanno confermato ad Abc News che è in corso una fase attiva della controffensiva ucraina.

Kiev, si combatte, russi sulla difensiva a Zaporizhzhia

Sulla linea «di Zaporizhzhia, nell'area di Orichova, il nemico è attivamente sulla difensiva». Lo scrive su Telegram la viceministra alla Difesa ucraina, Hanna Malyar, sottolineando che sono in corso combattimenti anche nel sud dell'Ucraina, dove «le battaglie continuano per Velika Novosilka, in direzione di Novopalivsk» nell'oblast di Donetsk. 

A Mosca è iniziato il processo contro Oleg Orlov: aveva screditato l'esercito russo

È iniziato questo pomeriggio presso il tribunale distrettuale Golovinsky di Mosca il processo contro Oleg Orlov, fra i fondatori di Memorial, direttore dell'ora sciolto Centro per i diritti umani Memorial, uno degli esponenti più autorevoli del movimento per la difesa dei diritti umani in Russia. Orlov è accusato di discredito reiterato delle forze militari. Rischia di essere condannato a diversi anni di carcere. Lo scorso marzo era stata perquisita la sua abitazione e lui era stato interrogato e in seguito incriminato in relazione alla rilancio su Facebook di un articolo pubblicato su Mediapart del novembre del 2022 sull'invasione dell'Ucraina.

Il Premio Nobel per la pace del 2022, il direttore di Novaya Gazeta Dmitry Muratov, è stato accettato dal giudice come difensore pubblico di Orlov, la cui avvocata è Katerina Tertukhina. Numerose persone si sono radunate di fronte al tribunale, dopo che non è stato concesso loro di entrare, in segno di sostegno a Orlov.

 

 

Cremlino: "Putin non ha in programma visite in zone allagate"

Il presidente russo Vladimir Putin non ha al momento in programma di vistare le zone allagate dell'oblast di Kherson occupate dai russi. «Al momento non vi sono piani del genere», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, quando gli è stato chiesto se Putin avesse in programma di partecipare ad una riunione nel quartier generale vicino alla zona del disastro, riferisce l'agenzia stampa Ria Novosti. Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in vista nelle zone allagate sotto controllo ucraino.

Diga di Kakhovka, enorme chiazza di petrolio verso il Mar Nero. Quali conseguenze? Dalla scomparsa del canale in Crimea al danno ambientale

Zelensky visita le zone allagate di Mykolaiv

Dopo Kherson, il presidente dell' Ucraina Volodymyr Zelensky ha visitato la regione di Mykolaiv, anch'essa colpita dalle inondazioni provocate dalla distruzione della diga di Kakhovka. «Regione di Mykolaiv. Abbiamo visitato la principale stazione di pompaggio della gestione dei canali del fiume Inhulets, allagata a causa della distruzione della diga Kakhovka. Le persone sono state evacuate dagli insediamenti allagati. Sul posto i soccorritori e le autorità. Stiamo fornendo alle persone acqua potabile e cibo essenziale», ha riferito Zelensky su Twitter.

Kiev, l'inondazione ha messo a rischio milioni di tonnellate di raccolti

L'Ucraina potrebbe perdere diverse milioni di tonnellate di raccolti a causa delle inondazioni causate dalla distruzione della diga di Kakhovka nel sud del paese. Lo ha affermato oggi il ministero dell'Agricoltura ucraino, citato dal Guardian. «Senza una fonte di approvvigionamento idrico, è impossibile coltivare ortaggi. Cereali e semi oleosi saranno coltivati utilizzando un modello estensivo con basse rese», ha riferito il ministero in una nota, aggiungendo che la distruzione della diga inonderà decine di migliaia di ettari di terreno agricolo nel sud dell' Ucraina e potrebbe trasformare almeno 500.000 ettari di terra senza irrigazione in «deserti». Secondo il ministero, il terreno allagato richiederà una valutazione agroecologica completa delle condizioni del suolo e nella maggior parte dei casi dovranno essere applicati speciali metodi di ripristino del suolo.

Zelensky assicura che ci saranno fondi per i residenti colpiti dal disastro

Ci saranno dei «risarcimenti» per «i residenti colpiti dal disastro» e «un programma per compensare le perdite o trasferire le imprese nella regione». Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, durante il sopralluogo nella regione del Kherson, colpita dalla distruzione della diga di Kakhovka, che ha inondato un’area vasta piu di 600 chilometri quadrati. Il presidente, in una serie di post sui social, ha riferito di aver tenuto una «riunione di coordinamento» sulla «situazione operativa nella regione dopo il disastro (e) l’evacuazione della popolazione dalle zone potenzialmente soggette a inondazioni».

Ria Novosti: "Intervento Nato in Ucraina?"

Una fonte dell'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha affermato che le dichiarazioni dell'ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen «sono pericolose, perché il possibile dispiegamento di forze regolari dei Paesi della Nato in Ucraina al fine di impedire l'operazione speciale porterà a uno scontro militare diretto con la Russia».

Il commento arriva dopo che Rasmussen ha affermato che alcuni Paesi dell'alleanza potrebbero voler inviare individualmente truppe in Ucraina se Kiev non riceverà garanzie reali al vertice di Vilnius . «Tali speculazioni dell'ex segretario generale della Nato sono molto indicative ed estremamente pericolose», ha detto la fonte a Ria Novosti.

Presidente ceceno Kadyrov: "I russi hanno armi cinesi"

Le forze russe avrebbero ricevuto armi di fabbricazione cinese, secondo l'emittente ucraina Rbc e secondo il sito ucraino Defense Express, e lo dimostrerebbe un video, la cui pubblicazione il 6 giugno è attribuita a Ramzan Kadyrov, in cui il presidente ceceno e comandante delle truppe speciali cecene esibisce un lotto di autoblindate militare China Tiger, di cui se ne vedono otto, ricevute dalla sua unità militare Akhmat.

I siti precisano che non è chiaro come i veicoli di produzione cinesi siano arrivati nella Federazione russa, precisando che potrebbero essere stati consegnati attraverso Paesi terzi, forse anche senza il consenso o la conoscenza di Pechino, che ufficialmente non fornisce armi a Mosca. Il video, la cui autenticità è da verificare, secondo Rbc costituisce «la prima volta che attrezzature cinesi sono state registrate al servizio delle truppe russe», scrive Rbc.

«I veicoli corazzati China Tiger prodotti da Shaanxi Baoji Special Vehicles sono stati avvistati per la prima volta nella Federazione Russa e in realtà ci sono diverse opzioni su come avrebbero potuto arrivare ai Kadyriv Le unità di Ramzan Kadyrov, che fanno formalmente parte della Guardia Russa e del Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa, e hanno partecipato attivamente alla guerra in Ucraina dall'inizio dell'invasione su vasta scala della Federazione Russa, hanno ricevuto cinesi- fabbricava veicoli corazzati China Tiger», scrive a sua volta Defense Express. Le macchine sono state viste in uno dei video pubblicati da Kadyrov su Telegram, che mostra le nuove armi e attrezzature militari acquistate per le esigenze dei «Kadyrov».

Mosca: "Gli Stati Uniti hanno influenzato Kiev sugli di pace"

La leadership ucraina era pronta a risolvere il conflitto con la Russia, ma ha rinunciato sotto la pressione degli Stati Uniti. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolay Patrushev. «Se non fosse stato per la pressione degli Stati Uniti su coloro che hanno messo a capo dell'Ucraina, questa situazione non si sarebbe verificata. Gli stessi leader ucraini erano pronti a firmare un accordo di pace e hanno presentato alla Russia proposte scritte che noi, in linea di principio, avremmo approvato», ha detto Patrushev, riferendosi ai negoziati tra le delegazioni russa e ucraina in Turchia nel marzo dello scorso anno.

 

Il Brasile vicino all'Ucraina per il crollo della diga

Il governo del Brasile ha accolto con «costernazione» la distruzione della diga di Kakhovka, in Ucraina, e ha lanciato un appello per la cessazione delle ostilità con la Russia. «La rottura della diga mostra ancora una volta l'impatto tragico e duraturo della guerra, nonché l'urgenza di cercare un'intesa tra le parti in vista della fine delle ostilità», si legge in una nota del ministero degli Affari Esteri.

«Il governo brasiliano è disposto a collaborare persino con le organizzazioni internazionali competenti per mitigare le conseguenze dell'incidente e ritiene essenziale che un'entità internazionale indipendente indaghi sulle responsabilità», aggiunge il comunicato. Il presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, ha difeso davanti ad Europa e Stati Uniti la creazione di un «club di Paesi» neutrali che faciliti i negoziati di pace.

Da parte sua, il ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ieri ha chiamato il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, con il quale ha parlato di «preservare la sicurezza nucleare dell'impianto di Zaporizhzhia», la cui situazione è stata compromessa dalla rottura della diga.

OSCE pronta ad aiutare l'Ucraina per la tragedia di Kakhovka

L'Osce è pronta a partecipare al superamento delle conseguenze dell'esplosione della diga idroelettrica di Kakhovka. «In linea con il mandato dell'Organizzazione, e attraverso gli sforzi particolari dell'Ufficio del Coordinatore per le attività economiche e ambientali, l'OSCE ha lavorato per affrontare le conseguenze e le sfide ambientali e di sicurezza della guerra in Ucraina, in partenariato con le agenzie delle Nazioni Unite e le operazioni sul campo. La recente distruzione della diga Nova Kakhovka nell'oblast di Kherson crea ulteriori sfide, aumentando drasticamente le minacce ai mezzi di sussistenza e intensificando i rischi economici per le popolazioni interessate», si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito web dell'Organizzazione .

Kiev: bambino, padre e nonno uccisi in raid a Donetsk

«Tre persone, tra cui un bambino, sono state uccise dai proiettili nemici» ieri nella regione di Donetsk, e «altri 7 civili sono rimasti feriti, quattro dei quali bambini». Lo riferisce la polizia nazionale ucraina in una nota. Le truppe russe «hanno sparato contro un settore residenziale ucraino con l'artiglieria. Ucciso un bambino di quattro anni, suo padre e suo nonno. Altri quattro bambini di 3, 4, 9, 13 anni e un adulto sono rimasti feriti. Quattordici condomini e due case private sono stati distrutti». La Procura generale dell'Ucraina sul suo canale Telegram, citata da Ukrinform, ha riferito che è salito a 486 il totale aggiornato dei bambini ucraini rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione russa del febbraio 2022, ai quali si aggiungono almeno 1.009 rimasti feriti, con vari gradi di gravità. La regione con più bambini morti o feriti è di gran lunga quella di Donetsk, scrive l'ufficio del procuratore.

Mosca: da sabotaggio ammoniaca impatto su accordo grano

Il sabotaggio di una conduttura per l'esportazione di ammoniaca dalla Russia, avvenuta nella regione ucraina di Kharkiv, avrà un «impatto negativo» sull'accordo per l'esportazione del grano ucraino, che arriverà a scadenza il 17 luglio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Ria Novosti.

In 24 ore 148 bombardamenti sulla regione di Zaporizhzhia

Le forze armate russe hanno bombardato almeno 148 volte la regione ucraina meridionale di Zaporizhzhia nelle ultime 24 ore, colpendo 21 insediamenti vicini al fronte, secondo quanto afferma su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yuriy Malashko, citato da Ukrinform. Un uomo di 68 anni ha inoltre ricevuto cure mediche a Kamianske, a quanto sembra per ferite dovute a una mina, ha aggiunto Malashko.

Zelensky nega il coinvolgimento di Kiev nel caso Nord Stream

l presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha negato il coinvolgimento del suo governo nel sabotaggio ai gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2, che portavano gas russo alla Germania e all'Europa attraverso il Baltico, saltati in aria in un sabotaggio dai contorni ancora oscuri nel settembre del 2022. «Io sono il presidente e di conseguenza dò io gli ordini. Niente del genere è stato compiuto dall' Ucraina. Non agirei mai in quel modo», ha dichiarato Zelensky in dichiarazioni rese all'editore tedesco Axel Springer citate da Al Jazeera.

Il leader ucraino ha inteso così rispondere a un articolo del Washington Post di martedì in cui si affermava che i servizi d'intelligence Usa avrebbero ricevuto indicazioni da quelli tedeschi e di altri Paesi europei circa un presunto piano di attacco militare ai gasdotti russi risalente ad almeno tre mesi prima delle esplosioni di settembre.

 

Mosca all'Aia: "Kiev ha usato colpi di artiglieria per la diga"

La Russia ha accusato l’Ucraina davanti alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia di aver distrutto la diga di Kakhovka con «massicci» colpi di artiglieria, respingendo quindi le affermazioni di Kiev secondo cui Mosca sarebbe responsabile della distruzione del bacino idroelettrico. «Il regime di Kiev non solo ha lanciato massicci attacchi di artiglieria sulla diga... ma ha anche deliberatamente innalzato il livello dell’acqua del bacino idrico di Kakhovka a un punto critico», ha detto il diplomatico russo Alexander Shulgin.

 

Media ucraini: "I russi impediscono ai residenti di fuggire dall'inondazione"

A Oleshky, nella regione di Kherson, «i residenti non possono lasciare la città sulla riva sinistra del fiume Dnipro occupata e inondata in seguito all'esplosione della diga di Kakhovka perchè i russi non li rilasciano e non gli consentono di spostarsi nelle zone che non sono allagate». Lo riferisce la tv pubblica ucraina Suspilne, aggiungendo che ci sono vittime ma non è ancora possibile stabilire il numero. I militari della Federazione Russa mandano via le persone dai locali che non sono stati allagati e si stabiliscono ai piani superiori dei condomini, dice Suspilne. (ANSA).

Sono 4.500, al momento, gli evacuati per il crollo della diga

Sono 4.500 finora le persone evacuate dai territori controllati dai russi nella provincia ucraina di Kherson a causa dell'inondazione provocata dal crollo della diga di Kakhovka. Lo ha detto Alla Barkhatnova, responsabile per le politiche del lavoro e sociali dell'amministrazione regionale nominata dai russi.

Tutti gli sfollati riceveranno indennizzi, ha aggiunto Barkhatnova parlando al canale televisivo Rossiya-24, ripreso dall'agenzia Tass.

 

 

Sindaco di Nova Kakhovka: "Sono 5 le persone annegate per l'esplosione della diga"

Cinque persone sono morte annegate dopo la distruzione della diga di Kakhovka a Kherson, nel sud dell’ Ucraina, parzialmente occupata dalla Russia. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe citando le autorita locali. «Cinque persone che stavano pascolando il bestiame sono morte per annegamento», ha detto Vladimir Leontiev, sindaco della citta di Nova Kakhovka.

 

Zelensky: "Danni enormi per gli allagamenti, ora calcoliamo la gravità"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in visita nella zona di Kherson, inondata dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Sul versante sotto controllo ucraino del fiume Dnipro le vittime sarebbero tre, cinque sulla riva sinistra, secondo le autorità di occupazione russe. «Visita di lavoro nella regione di Kherson», ha scritto Zelensky su Telegram.

«Trattati molti temi importanti. La situazione operativa nella regione in conseguenza del disastro, l'evacuazione della popolazione dalle zona a rischio allagamento, l'eliminazione delle emergenze causate dall'esplosione della diga, l'organizzazione degli aiuti per le aree inondate. Prospettive di ripristino dell'ecosistema nella regione e situazione militare operativa nell'area resa disastrata. È importante calcolare i danni e stanziare fondi per compensare i residenti coinvolti nel disastro e sviluppare un programma per risarcire le perdite o ridislocare le imprese entro la regione di Kherson.

 

 

 

Donetsk, razzi russi su Avdiivka: un civile ferito

L'esercito russo stamani ha lanciato almeno quattro razzi contro la cittadina di Avdiivka, nella parte della regione di Donetsk ancora sotto controllo ucraino, dove un residente è rimasto ferito: lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform. 

 


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Zelensky a Kherson in zone inondate dalla diga

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova nella regione di Kherson, nella aree inondate dopo la distruzione della diga di Kakhovka. «A Kherson - riferisce su Telegram - ho visitato il punto in cui le persone vengono evacuate dalle aree allagate. Il nostro compito e proteggere le vite e aiutare le persone il piu possibile. Ringrazio i soccorritori e i volontari. Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti in questo lavoro».

Scholz: "Non sappiamo quando finirà la guerra, sta a Putin fermarla"

«Non sappiamo quando questa guerra finirà. Ma una cosa è chiara: il presidente Putin ha la possibilità di porvi fine immediatamente, cessando le ostilità e ritirando le truppe. A questo potrebbero seguire colloqui per una pace giusta tra Ucraina e Russia, come Kiev da tempo propone. Ma la Russia rimane ferma alle sue massime richieste imperialiste. Dobbiamo dunque prepararci a dover aiutare l'Ucraina ancora a lungo. E sosterremo l'Ucraina a raggiungere una pace equa e duratura. A questo scopo stiamo intrattenendo intensi scambi con l'Ucraina e con molti altri Paesi del mondo». Lo ha detto al Corriere della Sera il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando della guerra in Ucraina e di possibili negoziati. Quanto all'eventuale ingresso dell'Ucraina nella Ue e nella Nato, Scholz afferma che «per ora si tratta di fare di tutto per aiutare l'Ucraina a difendersi.

L'obiettivo principale è una pace equa e la fine di questa terribile guerra che causa tante sofferenze e distruzione. È chiaro che in una situazione di dopoguerra, l'Ucraina avrà bisogno di impegni concreti e affidabili da parte di partner e alleati per aumentare la propria sicurezza. Ne stiamo parlando già ora con i responsabili politici ucraini e i nostri alleati più stretti. L'Ucraina appartiene alla famiglia europea! Siamo determinati a sostenerla nel percorso d'ingresso all'Ue. È chiaro a tutti che un'adesione all'Unione europea potrà avvenire solo dopo che i criteri d'ingresso saranno stati soddisfatti. Anche l'Ue deve fare i suoi compiti per essere in grado di accogliere nuovi membri».

Kiev: allarme per innalzamento livello fiume Inhulets

Allarme del capo dell'amministrazione del distretto di Beryslav, nella regione di Kherson, Volodymyr Litvinov sul rischio di inondazioni nell'entroterra a causa dell'innalzamento del livello del fiume Inhulets. Litvinov scrive su Telegram che dopo l'esplosione della diga di Kakhovka si è verificato un flusso incontrollato di acqua dal fiume Dnipro a valle: «C'è un aumento del livello dell'acqua nel fiume Inhulets, che sfocia nel Dnipro» Litvinov ha avvertito: «A causa dell'allagamento del ponte, non è possibile raggiungere il villaggio di Zapovit. L'acqua si sta avvicinando alle case dei residenti», ha scritto.

Zelensky: «A Kherson ho assistito all'evacuazione degli alluvionati»

«A Kherson, ho visitato un punto di guado dove la gente viene evacuata dalle aree indondate. Il nostro compito è di proteggere le vite e di aiutare la gente il più possibile. Ringrazio i soccorritori e i volontari! Ringrazio tutti coloro che sono coinvolti in questo compito»: lo ha scritto sul suo canale Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che si trova a Kherson, dove ha presieduto una riunione operativa sull'emergenza alluvione. In un filmato postato si vede Zelensky che stringe la mano ad alcuni soccorritori e scene di salvataggi di civili su battellini e gommoni.

Zelensky partecipa a riunione operativa nel Kherson

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, annuncia di aver preso parte a una riunione operativa con i responsabili locali nella regione alluvionata di Kherson. Lo scrive lo stesso Zelensky sul suo canale Telegram, nel quale posta un filmato della riunione e filmati aerei della città capoluogo della regione allagata.

Tajani: «Resa di Kiev sarebbe una sconfitta per l'Occidente»

«Noi dobbiamo difendere l'Ucraina, una resa di Kiev sarebbe una sconfitta per l'Occidente». Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mattino 5.

Filorussi: 5 morti e 41 feriti per crollo diga di Kakhovka

Sono cinque le persone morte e 41 quelle ferite per il crollo della diga di Kakhovka. Lo afferma il capo dell'amministrazione comunale filorussa, Vadimir Leontyev.

A Kiev protesta per «inerzia» Onu dopo crollo diga Kakhovka

Picchetto dell'ong Unione ucraina degli studenti a Kiev davanti all'ufficio locale delle Nazioni unite per denunciare l'«inerzia» dell'Onu nel prestare aiuto dopo il crollo della diga di Kakhovka, nella regione di Kherson. Lo riporta la tv statale ucraina Suspilne. L'organizzazione denuncia l'indignazione per l'inazione delle Nazioni Unite. «Ogni secondo uno di noi assiste non solo a un altro brutale crimine da parte dei russi ma anche a una manifestazione di impotenza da parte dell'organismo che avrebbe dovuto garantire e assicurare la pace nel mondo. Le Nazioni Unite, invece di condannare il terrorismo ambientale della Russia, si sono congratulate per la »Giornata della lingua russa« su Twitter e hanno invitato a iscriversi al »krapka.ru« dell'Onu», hanno dichiarato gli organizzatori della protesta

Intelligence GB: «Unità cecene falliscono tentativo conquista vicino Donetsk»

Continuano in Ucraina «pesanti combattimenti lungo più settori» del fronte: nella maggior parte delle aree sono le forze ucraine a detenere l'iniziativa. Lo scrive l'intelligence britannica nell'ultimo rapporto sulla situazione sul campo in cui si legge che le unità cecene hanno condotto un tentativo fallito di conquistare la città di Marivka, vicino Donetsk, dove la linea del fronte è cambiata poco rispetto al 2015«. Al 7 giugno »il livello delle inondazioni è continuato a salire nel basso Dnipro, in seguito al crollo della diga di Kakhovka, ma probabilmente inizierà a diminuire nel corso della giornata di oggi. I bombardamenti hanno complicato i tentativi di evacuare i civili sfollati dalle aree inondate«.

 

Mosca: Kiev ha lanciato controffensiva a Zaporizhzhia

Secondo il presidente del movimento "Noi siamo insieme alla Russia" Vladimir Rogov, le truppe ucraine hanno tentato una controffensiva su larga scala nella regione di Zaporozhzhia negli ultimi due-tre giorni. «Essenzialmente, a mio parere, un tentativo di controffensiva su larga scala è in corso da tre, addirittura quattro giorni», ha dichiarato Rogov al canale televisivo Soloviev Live, citato dalla Tass.

Isw: crollo diga modifica il fronte

La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka sta modificando in modo significativo la geografia e la topografia del fronte di Kherson, nell'Ucraina meridionale. Lo scrive nel suo ultimo aggiornamento il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war), aggiungendo che è probabile che le inondazioni peggiorino e modifichino ulteriormente la geografia del distretto di Kherson nelle prossime 72 ore. La distruzione della diga sta colpendo le posizioni militari russe sulla riva orientale del fiume Dnipro, spiega l'Isw, le inondazioni hanno distrutto molte fortificazioni russe di prima linea che l'esercito di Mosca intendeva utilizzare per difendersi dagli attacchi ucraini. La rapida inondazione ha probabilmente costretto il personale e le attrezzature militari russe nei principali punti di concentrazione russi di Oleshky e Hola Prystan a ritirarsi. Le forze russe avevano precedentemente utilizzato queste posizioni per bombardare la città di Kherson e altri insediamenti sulla riva occidentale di Kherson. L'inondazione ha anche distrutto i campi minati russi lungo la costa, ci sono filmati che mostrano l'esplosione di mine nell'acqua.

Mosca: 14mila abitazioni allagate, 4.300 evacuati

I servizi di emergenza russi hanno reso noto questa mattina che oltre 14.000 abitazioni sono allagate dopo il crollo della diga di Kakhovka, nella regione ucraina meridionale di Kherson, e circa 4.300 persone sono state evacuate. Lo riporta la Tass.

Kiev: 600 km quadrati del Kherson sott'acqua

«Questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri: 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott'acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra». Lo rende noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale ucraina di Kherson Oleksandr Prokudin.

Aiea: «Dopo crollo diga cruciale integrità di Zaporizhzia»

«È essenziale mantenere l'integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l'impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire», ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Mariano Grossi dopo l'esplosione della diga di Kakhovka che rifornisce di acqua la centrale, come si legge sul sito dell'Aiea.

Zelensky: russi sparano a soccorritori in aree allagate

Le forze russe hanno sparato contro i soccorritori ucraini che cercavano di raggiungere le aree allagate nella regione di Kherson sotto il controllo russo. Lo ha detto al Bild il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I soccorritori stanno cercando di evacuare migliaia di persone nella zona inondata dopo il crollo della diga Nova Kakhovka e della centrale idroelettrica. «Persone e animali sono morti - ha raccontato Zelensky - Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. È molto difficile evacuare le persone nella parte occupata della regione di Kherson». «Quando le nostre forze cercano di farli uscire i residenti, vengono colpiti dagli occupanti a distanza - ha aggiunto - Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti. Non saremo in grado di vedere tutte le conseguenze di ciò che sta accadendo fintanto che il livello dell'acqua non sarà sceso».

Kiev: 5 anni per costruzione nuova diga

La costruzione di nuove diga e centrale idroelettrica nel sito di quelle distrutte di Kakhovka richiederà almeno cinque anni e oltre un miliardo di dollari: lo ha dichiarato il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo, Ihor Syrota. «Si tratta di un complesso impianto idroelettrico che richiederà tempo per essere ricostruito», ha affermato Syrota spiegando che l'Ucraina non conosce ancora l'entità completa dei danni causati dalla distruzione della diga.

 

Draghi: «La brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile»

«La brutale invasione russa dell'Ucraina non era un atto di follia imprevedibile» ma «un passo premeditato» di Vladimir Putin e «un colpo intenzionale per l'Ue. I valori esistenziali dell'Unione europea sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica», ed è «per questo che non c'è alternativa per gli Stati Uniti, l'Europa e i loro alleati se non garantire che l'Ucraina vinca questa guerra»: lo ha detto l'ex premier Mario Draghi, parlando al Mit di Boston. Per Draghi, accettare una vittoria russa «infliggerebbe un colpo fatale all'Ue».

«Accettare una vittoria russa o un pareggio confuso indebolirebbe fatalmente altri Stati confinanti e manderebbe un messaggio agli autocrati che l'Ue è pronta a scendere a compromessi su ciò che rappresenta, su ciò che è. Segnalerebbe inoltre ai nostri partner orientali che il nostro impegno per la loro libertà e indipendenza - un pilastro della nostra politica estera - non è poi così incrollabile», ha detto l'ex premier. «Vincere questa guerra per l'Europa significa avere una pace stabile, e oggi questa prospettiva appare difficile. L'invasione della Russia fa parte di una strategia delirante a lungo termine del presidente Putin: recuperare l'influenza passata dell'Unione Sovietica e l'esistenza del suo governo è ora intimamente legata al suo successo. Ci vorrebbe un cambiamento politico interno a Mosca perché la Russia abbandoni i suoi obiettivi, ma non vi è alcun segno che un tale cambiamento si verificherà», ha aggiunto Draghi.

Guerra, gli aggiornamenti in tempo reale. L'Ucraina deve vincere la guerra o per l'Ue sarà «un colpo fatale», secondo Mario Draghi. L'ex premier aggiunge che l'invasione russa è stata «un passo premeditato» di Putin. Morti e inondazioni per l'onda di piena del fiume Dnipro, che dalla diga distrutta di Nova Khakovka è arrivata nel Mar Nero portando con sé anche un'enorme chiazza di petrolio. Allagata anche la casa-museo della pittrice Raiko. Meloni riceve oggi il presidente uzbeko Mirziyoyev.

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