GUERRA

Guerra Ucraina, Kiev: abbattuti sei palloni-spia. Lavrov: «Occidente verso punto di non ritorno»

Si intensificano i raid dei velivoli russi per saggiare i tempi di reazione delle difese occidentali

Guerra Ucraina, aerei russi sfiorano i confini Usa: caccia Usaf li intercettano, la Flotta Nordica di Mosca con missili nucleari nel Mar Baltico dopo 30 anni
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Kiev, distrutto lanciatore russo armi termobariche

Le forze ucraine hanno rivendicato la distruzione di un lanciatore russo di armi termobariche vicino Vulhedar, nell'oblast di Donetsk. «Il 'Solntsepiok nemico è stato grigliato», si legge su un canale Telegram delle forze armate ucraine, che ha diffuso anche il video dell'esplosione riferisce la Cnn. Solntsepiok è il nomignolo che gli ucraini hanno dato ai lancia missili multipli Tos-1 e Tos-2, che possono lanciare anche testate termobariche, armi con enormi effetti distruttivi.

Premier svedese a Kiev: una colazione per decidere su jet

La Svezia sostiene la creazione di una coalizione internazionale che prenda decisioni in merito alla fornitura di aerei da combattimento all' Ucraina. Lo ha detto il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, in una conferenza stampa congiunta con il presidente Volodymyr Zelensky a Kiev, riferisce Ukrinform. Riguardo poi alla consegna del sistema di artiglieria svedese Archer, Kristersson non ha fornito date esatte e ha osservato che vi sono problemi pratici. A sua avviso, comunque accadrà il prima possibile.

Il premier svedese Ulf Kristersson a Kiev

Il premier svedese Ulf Kristersson si trova a Kiev per incontrare il presidente dell' Ucraina Volodymyr Zelensky: lo riferisce l'agenzia di stampa svedese Tt.

Tajani: il Samp-t arriverà quanto prima in Ucraina

«Stiamo lavorando con i francesi, arriverà quanto prima in Ucraina perché possano difendersi dagli attacchi dei missili russi». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda sull'invio del sistema di difesa anti-aerea Samp-t.

Borrell: avremo bisogno di nuovi leader a Mosca

«Dovremo pensare anche al dopoguerra. L'Europa deve avere un ruolo. Dobbiamo pensare alla ricostruzione dell' Ucraina. Probabilmente avremo bisogno di nuovi leader in Russia, che magari aiutino la riconciliazione. In Europa dopo la seconda guerra mondiale è successo». Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in replica alla Plenaria del Pe. Borrell ha quindi risposto a chi, in Aula, ha messo in dubbio l'efficacia delle misure restrittive anti-russe. «Le sanzioni hanno un effetto lento ma certo, ed era quello che avevamo previsto», ha sottolineato.

Von der Leyen: decimo pacchetto sanzioni per indebolire macchina guerra russa

«Noi cerchiamo di indebolire la capacità della Russia di mantenere la sua macchina di guerra.

Con nove pacchetti di sanzioni già operativi, l'economia russa è in recessione». Ma «per tenere forte la pressione» su Mosca «proponiamo un decimo pacchetto di sanzioni con un nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologie russe». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, sottolineando che «proponiamo restrizioni all'esportazione su più componenti elettronici utilizzati nelle armi russe come droni, missili, elicotteri».

Borrell: fare di più per aiutare Kiev a vincere

«Abbiamo sostenuto l'Ucraina sul piano militare, economico, finanziario e diplomatico. Abbiamo fatto il massimo ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra come nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace bisogna aiutare l'Ucraina a vincere la guerra». Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando all'Eurocamera. «Non solo dobbiamo continuare con gli aiuti ma dobbiamo aumentarli», ha sottolineato Borrell concludendo: «La guerra si deciderà questa primavera e questa estate».

Lavrov: in Ucraina Occidente verso punto di non ritorno

La politica dell'Occidente per trasformare l'Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass.

Mosca e i raid aerei sopra lo stretto di Bering: "Voli di routine"

Da parte sua il ministero della Difesa russo ha detto che ieri due bombardieri strategici Tu-95-MS hanno sorvolato per sette ore le acque neutrali dello Stretto di Bering e due bombardieri strategici supersonici Tu-160 hanno eseguito un sorvolo programmato di 13 ore sulle acque internazionali del Mare di Barents e del Mare di Norvegia. Gli equipaggi degli aerei di lunga distanza, sottolinea il ministero, citato dall'agenzia Tass, «sorvolano regolarmente le acque internazionali del Mare Artico, dell'Atlantico del Nord, del Mar Nero, del Mar Baltico e dell'Oceano Pacifico mantenendo una stretta osservanza delle regole internazionali».

Quattro aerei russi sono stati ieri «individuati, seguiti, identificati con certezza e intercettati» dal Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad). Lo rende noto attraverso twitter lo stesso Norad, sottolineando che i 4 velivoli di Mosca «si trovavano nella zona di identificazione della difesa aerea dell' Alaska il 13 febbraio». Gli aerei russi, scrive il Norad, sono rimasti nello spazio aereo internazionale e non sono entrati nello spazio areo statunitense o canadese.

Si tratta di due coppie di Tu-95 Bear e di cacciabombardieri Su-35 che sono stati seguiti da F-16 e ed F-35 della Nato. Ogni anno si registrano almeno 15 di questi raid considerati quindi di routine anche se ormai da un anno il conflitto in Ucraina li rende  una notizia più seguita. 

Guerra Ucraina, diretta oggi 15 febbraio. Mentre si avvicina il primo anno dall'aggressione della Russia all'Ucraina (24 febbraiio) la Norvegia, che fornirà all'Ucraina otto carri armati Leopard, ha reso noto ciò che l'intelligence americana già sapeva ma con la Casa Bianca che aveva preferito non diffondere per non acuire la tensione sul conflitto in Ucraina. Ovvero che dopo un'assenza - almeno ufficialmente - di una trentina d'anni, navi e sottomarini con armamenti nucleari russi sono stati dislocati nel mar Baltico. Si tratta di navi della Flotta Nordica, che all'epoca delle guerra Fredda si muovevano nel Baltico con armi nucleari, cosa che non era più accaduta dopo lo scioglimento dell'Urss.

«La parte chiave del potenziale nucleare è sui sottomarini e le navi di superficie della Flotta Nordica», scrivono i servizi di Oslo nel loro rapporto annuale, notando come le armi nucleari tattiche rappresentino «una minaccia particolarmente seria in diversi scenari operativi nei quali potrebbero essere coinvolti paesi della Nato».

Intanto i russi intensificano i raid nei pressi dei confini dell'Europa e degli Stati Uniti, una prassi regolare per testare i tempi di reazioni delle difese, ma che in questo periodo assume un valore più forte.

Intanto si indebolisce il sostegno degli americani alle forniture di armi all' Ucraina da parte degli Stati Uniti: secondo un sondaggio dell'Associated Press-NORC Center for Public Affairs Research, il 48% degli intervistati si dichiara favorevole all'invio di armi, contro il 66% del maggio scorso, cioè a meno di tre mesi dall'inizio della guerra.

Il sondaggio, riporta il Guardian, indica inoltre che il 29% degli intervistati si oppone all'invio di armi mentre il 22% non si dichiara né favorevole né contrario. Gli americani sono divisi anche sull'invio di fondi governativi a Kiev, con il 37% che si dichiara favorevole, il 38% contrario e il 23% né favorevole né contrario

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