Guerra Nucleare, come sopravvivere a una bomba atomica? «Pillole di iodio, ripararsi sottoterra e non uscire per 12 ore»

Brooke Buddemeier, fisica ed esperta di radiazioni e emergenze presso il Lawrence Livermore National Laboratory ha elaborato alcuni consigli per aumentare le possibilità di sopravvivenza delle persone in caso di allerta nucleare

Guerra Nucleare, come sopravvivere a una bomba atomica. L'esperta «ripararsi sottoterra e non uscire per almeno 12 ore»
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Lunedì 7 Marzo 2022, 21:03 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 10:17

Le tensioni crescenti della guerra in Ucraina hanno alzato il livello di allerta mondiale e risvegliato l'incubo di una guerra nucleare. In un simile contesto molti si chiedono cosa potrebbe accadere nello scenario peggiore: al di là dei piani di emergenza già formulati dalle autorità - l'Italia ne ha uno - è possibile salvarsi dall'esplosione di un ordigno nucleare? E se sì, come? Brooke Buddemeier, fisico ed esperto di radiazioni e emergenze presso il Lawrence Livermore National Laboratory, intervistato da Business Insider ha detto che «Sapere cosa fare dopo un evento come questo può letteralmente salvare centinaia di migliaia di persone da malattie da radiazioni o decessi». Ecco i suoi consigli.

Cosa succede quando esplode una bomba atomica 

Tutte le esplosioni nucleari sono contrassegnate da alcuni effetti caratteristici: un lampo di luce, una palla di fuoco, un impulso di radiazione nucleare, un onda d'urto, un'onda di calore, un fallout radioattivo.  L'onda di calore può durare diversi secondi e infliggere gravi ustioni a km di distanza dal sito dell'esplosione. Anche l'onda d'urto può arrivare lontano km ed è ciò che provoca il maggiore danno, facendo cadere veicoli, edifici e detriti: quando esplode una bomba atomica quasi la totalità degli edifici nel raggio di 3 km verrà distrutta, ad eccezione di quelli rinforzati.

Le ricadute radioattive (fallout) arrivano invece per ultime - 15 minuti dopo l'esplosione - ma sono anch'esse pericolose. 

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La palla di fuoco e  la luce 

L'esplosione dell'ordigno sviluppa in un milionesimo di secondo una temperatura diecimila volte più alta di quella della superficie del sole. Si genera una palla di fuoco può arrivare a un raggio di alcune centinaia di metri, per tutto ciò che si trova in quest'area non ci sono possibilità di sopravvivenza. Se siete fortunati e siete abbastanza lontano, la prima raccomandazione è non guardare l'esplosione per non perdere la vista immediatamente o avere problemi in seguito (soprattutto cataratte). Lo scoppio libera infatti una grande quantità di energia sotto forma di luce, raggi X  e raggi gamma (invisibili ma altamente dannosi). 

Dove rifugiarsi: scegliere edifici seminterrati e stare lontano dalle finestre 

Per sfuggire all'onda d'urto correre o mettersi in macchina è inutile: cercate un riparo immediato, possibilmente sottoterra ad esempio nella metropolitana o in un seminterrato di un edificio, poco arredato e senza finestre (che possono aprirsi di scatto o scoppiare) «Quando penso a dove andrei per proteggermi dagli effetti immediati e dall'onda d'urto in particolare, pensoa ciò che facciamo per i tornado», ha detto Buddemeier.  Questo rifugio vi sarà utile anche per proteggervi dall'onda di calore, che si muove più lentamente rispetto all'onda d'urto ma raggiugne una distanza maggiore: quasi tutto ciò che si trova a 6 km dall'epicentro dell'esplosione prenderà fuoco e le persone possono subire ustioni di terzo grado potenzialmente fatali se non sono al riparo. 

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Le radiazioni

Stare all'interno di un edificio può proteggerti almeno in parte dalle radiazioni nucleari prodotte dall'esplosione. Le radiazioni danneggiano le cellule viventi, alterandone il materiale genetico (DNA) e ciò può limitare la capacità delle cellule di rigenerarsi, di combattere le infezioni o di eseguire altre funzioni, sviluppando malattie gravi o causando la morte. I rischi per la salute umana si verificano oltre i 100 millisievert, un'esplosione di 10 kilotoni determina una quantità di radiazioni pari a 750 millisievert in un raggio di circa 2 km (zona di danno moderato): è 100 volte il valore che un americano medio subisce ogni anno (neutrali e mediche) e se prolungato per diverse ore può far ammalare una persona. Oltre i 30 km il rischio per la salute umana è trascurabile. 

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Il Fallout radioattivo 

Se sei sopravvissuto alla palla di fuoco, all'onda termica e all'onda d'urto, dovrai affrontare il Fallout radioattivo cioè la ricaduta a terra dei prodotti della fissione (radioisotopi) sotto forma di particelle di polvere, sale e sabbia. Nella ricaduta queste particelle si decompongono ulteriormente emettendo raggi gamma, una forma di luce invisibile ma altamente energetica che può penetrare in profondità nel corpo e infliggere danni significativi da radiazioni. Questa "pioggia" di materiale radioattivo altamente pericoloso inizia circa 15 minuti dopo l'esplosione e può estendersi a km dal luogo dello scoppio - le polveri sono trasporate dal vento -. Per questo devi rimanere nel rifugio per almeno 12-24 ore. Se il primo rifugio che hai trovato non è sicuro e hai necessità di spostarti, è dunque consigliabile farlo entro i primi 15 minuti che seguono lo scoppio. Tuttavia «saerebbe meglio evitare del tutto di uscire, perchè è probabile che ci siano incendi e crolli diffusi in strada» dice Buddemeier «La cosa più importante in entrambi i casi è essere all'interno quando si verifica l'evento, quando si verifica la detonazione o quando arriva la ricaduta». 

Le pillole di Iodio

Durante un'esplosione atomica si libera nell'aria Iodio 131, che può causare tumore alla tiroide soprattutto se questa è in fase di sviluppo. Per prevenirlo si utilizzano pillole di iodio, che devono essere date con precedenza a bambini e donne in gravidanza o allattamente mentre per gli over 40 sono sconsigliate. Questo medicinale va ingerito solo se c'è un effettivo rischio di essere esposto a radiazioni.  
 

«Rifugiati e rimani collegato»

Per l'esperta la cosa migliore è: «Entra dentro, resta dentro, sintonizzati», raggiungi il tuo rifugio antiatomico, rimani dentro per 12-24 ore e sintonizzati con una radio, un telefono o un altro dispositivo per istruzioni ufficiali su quando evacuare e quale percorso prendere per evitare il fallout. La fisica ha aggiunto che «Le vittime di Fallout sono del tutto prevenibili». 

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