Compagnie aeree europee contro la Cina: «Può sorvolare la Russia, grande vantaggio economico». Tornate le rotte polari della Guerra Fredda

I tragitti si allungano anche di due ore e i costi più alti rendono più difficile fare concorrenza. "Inoltre così si aiuta la Russia che ha scatenato la guerra"

Compagnie aeree europee contro la Cina: «Può sorvolare la Russia, grande vantaggio economico». Tornate le rotte polari della Guerra Fredda
6 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Aprile 2023, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 19:41

La guerra della Russia contro l’Ucraina ha ridisegnato la mappa dei cieli, ma non per le compagnie aeree cinesi. Nei primi giorni dell’invasione (24 febbraio 2022) l’Unione Europea e la Russia hanno reciprocamente chiuso il loro spazio aereo, un blocco che è rimasto in vigore da allora.

Adesso che la Cina si è ricollegata al mondo dopo quasi tre anni di chiusura delle frontiere causa Covid – notizia molto attesa dai mercati turistici mondiali in ripresa – nel settore dell’aviazione europea c’è chi accusa Pechino di concorrenza sleale. Air France e Finnair rilevano infatti come il tempo di percorrenza per Tokyo e Seoul sia aumentato di oltre tre ore per i vettori europei a causa del divieto di sorvolo dello spazio aereo russo. I cinesi, che non hanno questa limitazione, godono di un vantaggio competitivo definito «sleale», che rischia di consegnare alle aerolinee del Dragone quote consistenti di mercato nelle tratte tra Europa ed Estremo Oriente. In alcuni casi è si è persino tornati a rotte polari che erano state usate le prime volte negli ultimi anni della Guerra Fredda, dagli anni Ottanta al dissolvimento dell'Unione Sovietica (1991).

In verde le rotte prima dell'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia (bloomberg. com)

Polo Nord

Durante una visita in Cina ad aprile, il presidente francese Emanuel Macron ha annunciato che Airbus, con sede in Francia, ha concluso importanti affari con Pechino, poiché i due Paesi hanno promesso di «riprendere i collegamenti aerei ai livelli pre-pandemia il più rapidamente possibile».

Tuttavia, rilanciare questi collegamenti aerei potrebbe essere una prospettiva molto più vantaggiosa per le compagnie aeree cinesi che per quelle europee.

Come altri passeggeri che volano su vettori europei diretti in Asia, segnala la Cnn in un approfondimento, Macron non ha intrapreso la rotta più veloce tra Francia e Cina: il suo aereo infatti ha evitato di sorvolare la Russia per motivi sia politici sia di sicurezza. Ma alla luce del fatto che Russia e Cina sono Paesi amici, nello spazio aereo della Federazione restano aperte per Pechino rotte dirette e più rapide, che richiedono meno carburante e garantiscono maggiori profitti.

«La chiusura dello spazio aereo russo per le compagnie aeree europee ha costretto i vettori europei a fare deviazioni, intraprendendo rotte di volo più meridionali verso l’est e il sud-est asiatico», ha spiegato alla Cnn Laurent Donceel, amministratore delegato di Airlines for Europe (A4E). «Ciò ha comportato tempi di volo più lunghi e a questo si somma il costo del carburante aggiuntivo utilizzato su questi voli rispetto a quelli cinesi».

A4E, la principale associazione di compagnie aeree in Europa con membri del calibro di British Airways, Air France, KLM, Lufthansa e Finnair, denuncia la penalizzazione per le rotte più lunghe e maggior numero di ore di volo causati dalla chiusura dello spazio aereo russo. Emblematico il caso della Finnair: «A causa della vicinanza della Finlandia con la Russia è stata una delle compagnie maggiormente penalizzate», afferma Donceel. Un volo tra Helsinki e Singapore si è allungato di 1.400 chilometri, tra la capitale e Seul ci sono 4.000 chilometri in più solo per l’andata. «Tradotto in tempo, 1.400 chilometri equivalgono a un’ora e mezza di volo e 4.000 chilometri aggiungono sette ore in un viaggio di andata e ritorno tra Helsinki e Seoul», calcola l’amministratore delegato di A4E. Specificano che questo, oltre ai maggiori disagi per i passeggeri, ha importanti implicazioni commerciali. «Pone le compagnie aeree europee in uno svantaggio competitivo», ribadisce. Il volo Finnair, che per unire Helsinki a Tokyo impiegava circa 9 ore sorvolando la Russia, ora ne dura 13 e passa sopra il Polo Nord. Per la compagnia si tratta di un ritorno al passato, perché già nel 1983 collegava la sua capitale al Giappone lungo la stessa rotta. Dopo il decollo il velivolo - un Airbus A350 - passa sopra le isole Svalbard, raggiunge il Polo e scende in direzione Alaska sino a raggiungere Tokyo da nord.

Pianificazione

La nuova rotta è stata identificata con il supporto di un sistema di pianificazione dei voli denominato Lido di Lufthansa: una volta eliminata la Russia dall’elaborazione, è stato ricalcolato il tragitto migliore sulla base dei consumi, delle ore di volo e di tutti i parametri che vanno presi in considerazione in tal senso. I casi come quello di Finnair sono numerosi. In generale, le reciproche chiusure dei cieli aumentano le ore di volo (+40% in media, è stato stimato), i costi di esercizio (fino a 12.000 dollari ogni ore extra di volo), i costi del personale (più si allunga il volo, più sono necessari piloti a bordo) e l’impatto conseguente sull’ecosistema.

Ben Smith, ceo del gruppo Air France-KLM, lo ha definito un «vantaggio sleale» della Cina in un’intervista al quotidiano britannico Financial Times. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha ridisegnato alcune delle principali rotte di volo del mondo, tagliando fuori le compagnie aeree europee dallo spazio aereo russo quando volano sulla “rotta del grande cerchio” sopra la Russia settentrionale. Ma i vettori cinesi possono ancora sorvolare la Russia e percorrere rotte più brevi verso l’Europa. Attualmente i voli diretti di China Eastern da Shanghai impiegano 12 ore, mentre ai vettori Air France, con cui collabora attraverso l’alleanza di compagnie aeree SkyTeam, ne servono 14.

Allo stesso modo, il volo diretto da Francoforte a Pechino della compagnia tedesca Lufthansa impiega 11, ore mentre al suo partner cinese in Star Alliance, Air China, servono solo nove ore. Tant’è che alcune compagnie aeree occidentali hanno abbandonato le rotte verso l’Asia orientale. Virgin Atlantic ha chiuso ufficialmente la sua tratta da Londra a Hong Kong a marzo dopo quasi trent’anni di servizio, motivando lo stop proprio con l’impatto logistico della deviazione. «Per effetto dello spazio aereo russo chiuso, i tempi di volo Heathrow-Hong Kong sarebbero circa 60 minuti più lunghi e i tempi di volo Hong Kong-Heathrow aumenterebbero di un’ora e 50 minuti», ha spiegato la compagnia aerea alla Cnn.

In un’intervista al quotidiano britannico The Telegraph di fine 2022, il fondatore di Virgin Group, Richard Branson, si è detto favorevole al divieto per tutti i vettori cinesi di volare nel Regno Unito attraverso lo spazio aereo russo. «Le compagnie aeree che sorvolano la Russia stanno aiutando indirettamente lo sforzo bellico del Cremlino», ha sottolineato.

Il missile

Lo spazio aereo russo al confine con l’Ucraina è stato chiuso a tutte le compagnie aeree commerciali dall’inizio dell’invasione. L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa), nel suo ultimo bollettino informativo sulle zone di conflitto ha esortato le compagnie aeree che sorvolano lo spazio aereo amministrato da Mosca a prestare la massima attenzione a causa di «un’intensa attività militare che può includere lanci di missili a medio raggio penetrando nello spazio aereo controllato».

Il rischio di volare in prossimità di zone di conflitto attive è stato drammaticamente evidente nel 2014, quando il volo MH17 della compagnia aerea malese da Amsterdam a Kuala Lumpur è stato abbattuto sopra l’Ucraina orientale, uccidendo 298 persone. Gli investigatori hanno concluso che il missile che ha abbattuto l’aereo è stato lanciato da un mezzo della 53a brigata missilistica antiaerea russa. Le rotte europee della Cina, in ogni caso, non volano vicino allo spazio aereo ucraino. Principalmente entrano o escono dallo spazio aereo russo sopra il Mar Baltico, vicino a San Pietroburgo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA