Gran Bretagna in ansia per la sorte di Filippo, ricoverato da 5 giorni: improvvisa visita di Carlo

Il duca di Edinburgo Filippo, consorte della regina Elisabetta
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Domenica 21 Febbraio 2021, 17:18

La Gran Bretagna sempre con il fiato sospeso, cresce l'inquietudine per la salute del quasi centenario principe Filippo, consorte della regina Elisabetta, ricoverato da martedì sera in un'ala privata dell'ospdedale King Edward VII di Londra in seguito a un «malessere» di natura imprecisata. Buckingham Palace ha fatto sapere di non avere per ora «nulla da aggiungere», dopo la quinta notta di ricovero, alle rassicurazioni date finora in base alle quali il duca di Edimburgo è «di buon umore» e non ha alcun disturbo collegato con il Covid (contro cui è stato vaccinato assieme a Elisabetta II a gennaio). Ma la visita ricevuta venerdì dal principe Carlo ed erede al trono britannico alimenta qualche timore. Carlo si è spostato di oltre 150 chilometri, dalla residenza di campagna in cui ha trascorso gli ultimi mesi della pandemia, per intrattenersi mezz'ora col padre: un fatto non ordinario tenuto conto delle limitazioni imposte dal lockdown alle visite ospedaliere; e che ha fatto alzare anche qualche sopracciglio fra la gente comune con parenti ricoverati nel Regno tanto da indurre la direzione sanitaria del King Edward a precisare come la struttura che ospita il duca, in quanto privata, permetta in questa fase visite non solo a pazienti terminali o bisognose di speciale assistenza familiare, ma pure in presenza di «circostanze eccezionali» non meglio definite.

L'unica giustificazione all'accaduto alternativa a una svolta nelle condizioni di Filippo appare tuttavia quella avanzata dalla commentatrice reale Penny Junor: stando alla quale il principe di Galles potrebbe aver voluto vedere l'anziano padre «in un momento cruciale» per le vicende di casa Windsor per «rassicurarlo a proposito di Harry» e Meghan.

Dopo la conferma della scelta dei duchi di Sussex di rinunciare allo status di membri senior della dinastia e la conseguente revoca di una serie di loro incarichi e patronati reali.

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