Giappone, 35enne sposa popstar ologramma: «Ne sono sempre stato innamorato»

Hatsune Miku (al centro, l'ologramma sposato da un 35enne giapponese
di Giacomo Perra
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Martedì 13 Novembre 2018, 19:05
Insieme formano una strana coppia. E non solo per la differenza d’età. Akihiko Kondo, 35 anni, e Hatsune Miku, 16, sono un marito e una moglie decisamente sui generis anche e soprattutto perché appartengono a due realtà completamente opposte: lui a quella umana, lei a quella bidimensionale di un sintetizzatore software. La giovanissima sposa, infatti, non è una ragazza come tutte le altre ma un ologramma dalle sembianze femminili con i capelli lunghi e gli occhi verdi. In Giappone, dove è stata creata, è famosissima per la sua carriera da popstar, una carriera nata undici anni fa quando l’azienda nipponica Crypton Future Media decise di lanciare una giovane cantante virtuale. L’idea ha funzionato e nel tempo Hatsune, che si è esibita “dal vivo” per la prima volta nel 2009, è riuscita a conquistare il cuore di tanti fan e, su tutti, quello di Akihiki, che ha voluto impalmarla.

Al matrimonio, che ovviamente non è valido legalmente, anche se ha ottenuto la certificazione di Gatebox, una società che realizza ologrammi e che ha già prodotto 3.700 certificati di questo (strano) tipo, hanno preso parte circa quaranta invitati. Tra questi, non c’era la madre dello sposo, evidentemente contrariata. «Come mamma, non vedo nulla da celebrare», ha raccontato alla stampa giapponese la donna, che, non assistendo alla cerimonia, si è persa il momento solenne in cui suo figlio ha infilato al dito di una bambola la fede nuziale.  

Sull’altare, in effetti, in rappresentanza di Hatsune, Akihiko ha trovato al suo fianco un suo alter ego di peluche.  Con il pupazzo il trentacinquenne nipponico va anche a dormire la sera. La mattina poi l’ologramma di sua moglie, creato dalla Gatebox, lo saluta prima di andare a lavoro e, al ritorno, con l’ausilio di un software, gli accende le luci di casa. «Non l’ho mai tradita», ha spiegato ancora Kondo. «Sono stato sempre innamorato di lei e del concetto di ologramma».
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