Luise, 12 anni, era scomparsa sabato scorso. Il suo corpo senza vita, «con numerose ferite da taglio», è stato ritrovato domenica in un bosco in Germania. Due giorni dopo, gli inquirenti hanno annunciato che a confessare il delitto sono state due coetanee della bambina, 12 e 13 anni. Il caso sta scioccando l'intero Paese e la comunità di Freudenberg, cittadina sul confine tra il Nordreno-Vestfalia e la Renania-Palatinato. Non una parola sul motivo del crimine, da parte della polizia: «Quello che può essere un movente per dei bambini, potrebbe non essere comprensibile per degli adulti», ha detto il procuratore di Coblenza, Mario Mannweiler. «Quanto è successo ti tira via il terreno da sotto ai piedi», ha commentato il ministro presidente del Land, Hendrik Wuest. Ancora più emblematiche le parole di Juergen Sues, vicepresidente della questura locale: «Dopo oltre 40 anni di servizio, questo caso mi lascia senza parole».
La scoperta
Le ragazzine accusate sono così giovani che non potranno neanche essere incriminate.
Die 12-jährige #Luise aus Freudenberg ist tot. Da aus "ermittlungstaktischen Gründen" keine Details bekanntgegeben werden, ist von einem Mordfall auszugehen.
Unser krankes Land ist am Abgrund. Fast täglich solche Horrormeldungen. Unfassbar. #Freudenberg
Ruhe in Frieden. 🕊️🙏— Bimba's World (@bimbas_world) March 12, 2023
Il cadavere è stato scoperto a due km dalla casa della compagna, ma in direzione opposta alla strada che Luise avrebbe dovuto percorrere per tornare dai suoi genitori. Non è chiaro perché le tre bambine si siano trovate in quel bosco e se siano giunte sul posto insieme. L'arma del delitto non è stata ancora rinvenuta, ma solo ipotizzata tramite l'autopsia. Per gli inquirenti non ci sono altre persone sospettate per la morte di Luise e, soprattutto, non si ipotizza alcun coinvolgimento di adulti. Indizi di un delitto sessuale erano stati esclusi dalla polizia già nella giornata di ieri. La legge tedesca prevede la possibilità di incriminare un minore a partire dai 14 anni. È quindi già certo che la magistratura non potrà procedere nei confronti delle due bambine accusate di aver ucciso Luise. Questo non significa, tuttavia, «che ora non verrà fatto nulla», ha sottolineato il procuratore. «Stiamo mettendo il caso nelle mani delle autorità per i minori», ha aggiunto il magistrato, spiegando che sono stati mobilitati anche psicologi, psichiatri ed esperti. Le due bambine si troverebbero attualmente in una struttura protetta dell'Ufficio per i minori.
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