Gas russo, flusso «a zero» sul gasdotto Yamal-Europa. Germania, il governo attiva l'allerta preventiva

Il Cremlino ha ribadito che i pagamenti del gas russo saranno possibili solo in rubli, invitando i Paesi occidentali ad acquistare la valuta russa «con dollari o euro»

Gas russo, flusso «a zero» sul gasdotto Yamal-Europa. Germania, il governo attiva l'allerta preventiva
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 09:04

Il flusso di gas russo lungo il gasdotto Yamal-Europa è sceso «a zero» nella stazione tedesca di Mallnow. Lo rivela la Reuters, che cita le rilevazioni dell'operatore Gascade aggiornate a martedì pomeriggio. I motivi di questo stop non sono noti. Le consegne di gas russo in Europa sulle altre due rotte principali del gasdotto sono, invece, sostanzialmente stabili.

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Le ipotesi a questo punto sono due. Potrebbe trattarsi infatti di un'interruzione momentanea, magari a dovuta problemi tecnici, oppure di una prima mossa della Russia nel suo braccio di ferro con l'Europa. Il Cremlino ha ribadito che i pagamenti del gas russo saranno possibili solo in rubli, invitando i Paesi occidentali ad acquistare la valuta russa «con dollari o euro».

«Nessuno fornirà gas gratuitamente, è semplicemente impossibile. Potete pagarlo solo in rubli», ha dichiarato in un punto stampa il portavoce, Dmitry Peskov, sottolineando che la situazione è «cambiata» e si sono create nuove condizioni a causa della «guerra economica che si sta conducendo contro la Federazione Russa».

Gas, la Germania attiva l'allerta preventiva

Il governo tedesco ha attivato l'allerta preventiva del piano di emergenza sul gas in Germania.

Lo ha annunciato il ministro dell'Economia e del Clima Robert Habeck a Berlino, in una conferenza stampa al ministero, spiegando che a causa della guerra in Ucraina la Germania si prepara a un peggioramento dell'approvvigionamento del gas, attualmente comunque garantito.

Il piano di emergenza del gas prevede tre stadi, ha spiegato Habeck: il primo, quello dell'allerta, attivato oggi, è una «fase di monitoraggio»; il secondo stadio prevedrebbe «l'allarme» e il terzo la proclamazione della «emergenza». Al momento, ha spiegato Habeck, non c'è un problema di approvvigionamento del gas e quella di proclamare l'allerta è una «decisione preventiva» presa in via cautelare.

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