A presentare la misura, è stata la deputata indipendente ed ex ministra dell'Ambiente, Delphine Batho, che intende così lottare contro «l'eccessivo consumismo». L'obiettivo è inserire le promozioni del Black Friday tra le «pratiche commerciali aggressive», passibili di pene che vanno fino a due anni di carcere e una multa di 300.000 euro e anche oltre.
Tra le motivazioni di chi si scaglia contro questa pratica commerciale importata dagli Stati Uniti, vengono citati, tra l'altro, i «disastrosi effetti sull'ambiente» e la pubblicità ingannevole che lascerebbe supporre forti sconti quando invece, secondo uno studio realizzato in Francia da UFC-Que choisir, la riduzione media dei prezzi è «inferiore al 2%». Intanto, la ministra della Transizione ecologica, Elisabeth Borne, mette in guardia contro la «frenesia dei consumi» legata al Venerdì nero e critica il suo impatto sull'ambiente. Mentre gruppi di militanti ambientalisti, come Extinction Rebellion, Youth for Climate o Attac, preparano per venerdì una serie di azioni di protesta e disobbedienza civile sotto lo slogan Block Friday.
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