Olanda, exit poll: laburisti primo partito, i populisti non sfondano

Olanda, exit poll: laburisti primo partito, i populisti non sfondano
2 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Maggio 2019, 21:24 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 10:04

L'Olanda premia a sorpresa  i laburisti di Frans Timmermans, primo partito secondo gli exit poll diffusi in serata che otterrebbero cinque seggi al prossimo parlamento europeo contro i 3 che avevano ottenuto 5 anni fa. Un voto che ha rappresentato un referendum per il governo liberale del premier Mark Rutte che secondo le intenzioni di voto dovrebbe tenere al 15% e rimanere al secondo posto nei sondaggi. Chi era stato dato per favorito, l'eccentrico e telegenico Thierry Baudet, controverso leader del partito populista di destra Forum voor Democratie (Fvd), si deve accontentare di tre seggi e dell'11%. Crolla invece il Freedom Party (PVV) di Geert Wilders, sovranista che era sul palco di Matteo Salvini alla manifestazione di Milano, passerebbe da 4 a 1 seggio con appena il 4% dei voti.

Europee, per l'Antimafia 5 candidati "impresentabili": c'è anche Berlusconi
Elezioni europee, tutto quello che c'è da sapere. Guida al voto del 26 maggio


Un successo a sorpresa per i laburisti guidati da Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea e candidato di punta dei Socialisti e democratici S&D per succedere a Jean-Claude Juncker, che salgono nei sondaggi opponendo un vero e proprio sbarramento al fronte euroscettico e anti-migranti di Baudet che comunque stasera ha di fatto aperto la corsa dei populisti in Europa, in attesa che anche gli altri Paesi si esprimano.

Leader stravagante e anticonformista che ama parlare in latino e postare selfie seminudo su Istagram, Baudet guida una formazione giovane, nata circa due anni fa, che ha di fatto fagocitato Wilders stretto alleato del leader della Lega. Centrale in questo voto - che ha registrato un aumento dell'affluenza alle urne rispetto al 2014 con il 41,2% dei votanti contro il 37,3% di cinque anni fa - è stato anche il tema della lotta ai cambiamenti climatici che, secondo analisti, ha polarizzato il dibattito relegando in secondo piano le tradizionali divisioni sinistra/destra con i verdi che hanno preso tre seggi. L'Olanda che oggi ha votato insieme al Regno Unito porta al Parlamento Ue 26 seggi. Domani voteranno l'Irlanda e la Repubblica Ceca, sabato toccherà a Lettonia, Malta e Slovacchia mentre domenica a tutti gli altri Paesi.​

© RIPRODUZIONE RISERVATA