Ucraina, Matt Shea: il giallo dell'estremista Usa che si nasconde con 63 bambini di Mariupol in Polonia

«Io gli ho chiesto più volte che ne sarà di questi bambini, e lui mi ha risposto che non sono affari miei»

Ucraina, Matt Shea: il giallo dell'estremista Usa che si nasconde con 63 bambini di Mariupol in Polonia
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Venerdì 18 Marzo 2022, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 23:44

L'inquietante caso di Matt Shea, estremista della destra americana, sta provocando preoccupazioni e polemiche. Il suprematista Usa, accusato di terrorismo nel 2019 dalla Camera dei rappresentanti di Washington, si sta nascondendo a Kazimierz Dolny, una piccola città storica nella Polonia centro-orientale situata a pochi chilometri dal confine ucraino. Shea sta cercando di traferire 63 bambini dell'orfanotrofio di Mariupol negli Stati Uniti per farli adottatare. Ma ad allarmare le autorità locali polacche, secondo quanto riportano diverse testate Usa, è il fatto che l'uomo si è rifiutato di far incontrare i bambini ai volontari polacchi che aiutano i profughi. Eletto con i repubblicani per otto mandati nel Congresso dello stato di Washington, Shea era stato espulso dopo essere finito in un'inchiesta per la presa armata di un parco in Oregon nel 2016, definito come «un atto di terrorismo».

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Weronika Ziarnicka, dell'ufficio del sindaco della cittadina, ha spiegato al Seattle Times di essere diventata sospettosa per l'apparente mancanza di informazioni sull'Ong - la Loving Families and Homes for Orphans - responsabile dei bambini messi in salvo dall'Ucraina.

Le preoccupazioni di Ziarnicka sono cresciute quando ha invece trovato notizie sul passato di Shea - che intanto ha permesso ai volontari polacchi di incontrare i bambini che sono ospitati in un albergo - e in particolare il suo manifesto sulle «basi bibliche della guerra» in cui si parla di Dio come di un «guerriero». «Dopo aver letto quel manifesto mi sono chiesta, che cosa sarà di questi bambini quando arriveranno negli Stati Uniti», ha detto la donna intervistata dallo Spokesman Review, che precisa che si sono rivolti al dipartimento di Stato Usa per avere chiarimenti.

«Io gli ho chiesto più volte che ne sarà di questi bambini, e lui mi ha risposto che non sono affari miei», ha detto ancora la donna al Settle Times. Shea ha replicato «alle bugie e voci riguardo alla nostra volontà di vendere i bambini» affermando che si tratta di «propaganda russa», intervenendo in un programma sul canale You Tube del pastore di estrema destra polacco, Paweł Chojecki. «Solo la propaganda russa potrebbe trasformare una cosa così buona in una cattiva», ha affermato assicurando che la sua missione si avvale di «assistenza medica e psicologica» per i bambini che sono ospitati in una struttura con «campi di basket e di calcio e anche la ippoterapia».

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