La richiesta dal Paese del Sud America risale al 2012 quando era iniziata la battaglia legale che ha coinvolto, oltre alla giustizia francese, anche la Corte europea dei diritti umani che ha respinto un appello degli avvocati di Sandoval. I media argentini ricordano che l'uomo, sospettato di aver partecipato al sequestro di oltre 500 oppositori della dittatura, faceva parte del famigerato "Grupo de tareas 3.3" della Scuola di meccanica della Marina (Esma) da dove partivano i voli della morte dei detenuti che venivano gettati ancora vivi nel Rio de la Plata.
L'ultimo tentativo di bloccare il suo rientro in Argentina ha comportato un ricorso al Consiglio di Stato francese che però è stato respinto.
Sandoval aveva ottenuto la nazionalità francese nel 1997. In agosto il primo ministro francese Edouard Philippe aveva firmato il decreto di espulsione che aveva aperto la strada all'arresto di Sandoval e al suo trasferimento in carcere, in attesa dell'estradizione.
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