Dvornikov, il generale vittima di una delle purghe di Putin? Il macellaio della Siria scomparso da settimane

Dvornikov, il generale vittima di una delle purghe di Putin? Il macellaio della Siria scomparso da settimane
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 11:03

Che fine ha fatto il "macellaio della Siria"? Il generale Aleksandr Dvornikov, chiamato da Putin a guidare l'aggressione dell'Ucraina dopo il fallimento dell'avanzata verso Kiev, da due settimane non compae in pubblico. Secondo osservatori americani, potrebbe essere l'ennesimo nome finito nella lista degli ufficiali purgati da Putin a partire dal 24 febbraio, deluso dall'andamento della guerra in Ucraina, che doveva essere molto rapida ma si sta trasformando in un pantanto: anche nel Donbass i russi stanno sì guadagnando terreno, ma lentamente e con perdite ingenti di uomini e mezzi.

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Secondo il New York Times, alcuni funzionari americani sostengono che «l'esercito russo, sconfitto e demoralizzato dopo tre mesi di guerra, nella sua campagna per catturare una parte dell'Ucraina orientale sta commettendo gli stessi errori che lo ha costretto ad abbandonare la sua spinta a conquistare l'intero Paese».

In particolare si sta rivelando fallimentare l'uso delle forze aeree, sempre poco presenti nello scenario di guerra ucraino, e questo sta rendendo le forze di terra più vulnerabili agli attacchi degli ucraini.

Dvornikov - considerato spietato per come ha appoggiato Assad (per questo viene chiamato il macellaio della Siria) ricorrendo anche alle armi chimiche -  avrebbe dovuto dare una nuova spinta decisiva all'avanzata dei russi, ma i risultati ottenuti non sono considerati sufficienti dal Cremlino.

Ipotesi "purghe" di Putin

Per questo motivo anche per lui si ipotizza che sia stato inserito nella ormai lunga lista dei generali rimossi o sospesi. Il nuovo obiettivo indicato da Putin - il pieno controllo di tutto il Donbass entro il primo luglio, appare come un altro segnale di insofferenza. Dvormikov ha 61 anni e nel 2008 è stato messo al comando della Quinta armata, mentre nel 2015 è stato scelto come primo comandante delle forze armate russe in Siria. Ad oggi si calcola che siano almeno 9 i generali epurati da Putin, che ha una gestione sempre più centralizzata della guerra. Anche il destino di Valery Gerasimov, capo di stato maggiore, è incerto, di lui si hanno poche notizie e da tempo si ipotizza che sia stato sospeso. 

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