The Times: ‘Jailed rapist given chance to see his victim’s child’.
— Sammy Woodhouse (@sammywoodhouse1) 27 novembre 2018
Rotherham council have offered convicted rapist access to my son.
This is happening all over the UK and must stop! An investigation and change in law is needed. https://t.co/dxSnGt29Is pic.twitter.com/7nJ1jnvJGN
Parlando con la Bbc, Sammy Woodhouse si è detta «scioccata» dalla notizia che Arshid Hussain, condannato a 35 anni di carcere nel 2016, era stato contattato dai servizi sociali di Rotherham per occuparsi del figlio. «È un pericolo per me e per il bambino», ha dichiarato Sammy Woodhouse in un video su Twitter in cui chiede al governo «di cambiare la legge (il Children's Act del 1989) in modo tale che gli stupratori non possano avere contatti con i bambini nati dalle loro violenze». Il ministero della Giustizia britannico ha fatto sapere che si occuperà del caso.
Hussein, all'epoca 25 anni, faceva parte di una gang di pedofili che molestò e abusò oltre 50 ragazze della città. «Noi vittime di stupro continuiamo a subire violenza», si è sfogata Woodhouse con la Bbc, «e mi devo anche sentir dire: 'Anche lui ha i suoi dirittì.
E i miei diritti? E i diritti dei bambini?». Sammy, 32 anni, aveva mantenuto l'anonimato fino a oggi ed era impegnata nell'assistenza a donne vittime di violenza. Lo scorso aprile ha pubblicato il libro 'Just a Child' ('Solo un bambinò o una bambina) nel quale racconta la storia dello stupro subito.
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