Egitto, chiede il divorzio dal marito dopo un anno di matrimonio: «Mi ha reso dipendente dai videogiochi»

Egitto, chiede il divorzio dal marito dopo un anno di matrimonio: «Mi ha reso dipendente dalla videogiochi»
di Alix Amer
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Venerdì 16 Ottobre 2020, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 19:13

Tra i casi più strani di divorzio che fa discutere in questi giorni, c’è quello di una moglie che ha deciso di avviare la pratica di separazione dal marito a causa di una dipendenza da giochi. Najwa T., un anno dopo il matrimonio, si è resa conto di essere entrata in un tunnel quando non ha potuto più fare a meno della “PlayStation”. E così con grande stupore dei giudici, non si è parlato di scappatelle, vizietti o le relazioni extraconiugali, ma di videogiochi.


Davanti al tribunale civile di Al-Kit Kat, a Giza, in Egitto, Najwa ha raccontato la sofferenza che viveva con il marito e il suo intenso amore per il gioco, che l’ha portata a fare le cose che piacevano a lui. «Non avevamo bambini – ha detto Najwa - e mi sentivo molto sola, lui trascorreva la giornata tra lavoro e gioco. Per mesi ho tentato di fargli capire che doveva pensare più a me che al joystick, ma tutti i tentativi sono falliti».

«E allora ho pensato di imparare a giocare con la PlayStation per passare più tempo con lui», racconta la donna. «Najwa però non immaginava che il desiderio di avvicinarsi a suo marito sarebbe terminato con la sua dipendenza dalla PlayStation - spiega il suo avvocato - ed è quello che è successo».

La giovane sposa ha poi aggiunto davanti ai giudici: «Quando gli ho chiesto di insegnarmi a giocare, non poteva crederci, e dopo aver imparato, non potevo farne più a meno. Mi chiedeva in continuazione di gareggiare sullo schermo e alla fine è diventata una droga».  


Un anno dopo il loro matrimonio, è arrivato il dono più bello e tanto atteso: una bambina. E quando Najwa si è resa conto che era continuamente distratta dal gioco pur avendo una piccola da crescere ha capito che doveva fare qualcosa. «Lui è rimasto dipendente dal gioco - aggiunge - ma quando mia figlia è finita in ospedale per una nostra distrazione, dovuta sempre al gioco, ho capito che non potevo più andare avanti così». È passato solo un giorno dall’incidente della bambina fino a quando Najwa ha deciso di separarsi dal marito, ma l’uomo ha rifiutato il divorzio. E allora quando tutti i tentativi di persuaderlo a prestare attenzione alla sua casa e alla figlia sono falliti, il tribunale «era l’unico modo per staccarmi da mio marito. Ho rinunciato a tutto per potermi occupare di mia figlia lontano da lui», ha concluso Najwa. E ora finalmente sarà libera da quell’incubo in cui era piombata con il gioco.

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