Disney, lo streaming cresce ma i conti sono in perdita e il ceo Chapek apre a tagli al personale

Il servizio di streaming è in rapida crescita ma ha registrato una perdita operativa di quasi 1,5 miliardi di dollari

Disney, lo streaming cresce ma i conti sono in perdita e il ceo Chapek apre a tagli al personale
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Sabato 12 Novembre 2022, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 17:11

Disney congela le assunzioni e pianifica possibili licenziamenti. «Assumeremo decisioni difficili e scomode». L'amministratore delegato di Walt Disney, Bob Chapek, apre così la strada del taglio dei costi in casa Topolino, spianando anche la strada a possibili tali del personale. Nel processo di revisione dei costi «guarderemo a tutte» le strade percorribili per «individuare risparmi. Anticipiamo che potrebbero essersi delle riduzioni dello staff», mette in evidenza Chapek senza indicare il possibile numero dei tagli al personale. Il processo di riduzione dei costi sarà portato avanti da una task force creata ad hoc. Chapek ha dichiarato che la Disney ha istituito una task force, di cui fanno parte il direttore finanziario Christine McCarthy e il consigliere generale Horacio Gutierrez, per aiutarlo a prendere «decisioni critiche di ampio respiro».

Nel frattempo Twitter ha dimezzato la forza lavoro, e Meta ha tagliato 11.000 posti. In tutto i posti di lavoro andati in fumo nella Silicon Valley dall'inizio dell'anno sono oltre 100.000.

Disney, lo streaming è confermato

Viene confermato, invece, il servizio di streaming Disney+ che l'azienda sta cercando di portare alla redditività in un contesto di incertezza economica.

Lo riporta l'agenzia Reuters.

L'amministratore delegato Bob Chapek ha inviato la nota ai dirigenti della Disney, affermando che l'azienda sta istituendo un blocco mirato delle assunzioni e prevede «alcune piccole riduzioni del personale» per gestire i costi.
«Mentre alcuni fattori macroeconomici sono fuori dal nostro controllo, per raggiungere questi obiettivi è necessario che tutti noi continuiamo a fare la nostra parte per gestire le cose che possiamo controllare, in particolare i costi», ha scritto Chapek nella nota.


La mossa è arrivata dopo che martedì Disney ha mancato le stime di Wall Street per quanto riguarda gli utili trimestrali, mentre il gigante dell'intrattenimento ha accumulato ulteriori perdite a causa della sua spinta verso lo streaming video. Le azioni della società sono scese di oltre il 13% mercoledì a seguito dei risultati.


Disney ha dichiarato che il servizio in rapida crescita ha aggiunto 12 milioni di abbonati nel quarto trimestre fiscale, ma ha registrato una perdita operativa di quasi 1,5 miliardi di dollari. La società ha dichiarato che Disney+ diventerà redditizio nell'anno fiscale 2024, con un picco di perdite nel trimestre. Sarà fondamentale l'aumento del costo degli abbonamenti e l'introduzione di un servizio con pubblicità. Come molte altri studios di Hollywood, Disney si deve adeguare alla fine della fase della crescita a tutti i costi nella guerra dello streaming. Durante la pandemia Wall Street ha lodato e premiato Disney, Warner Bros e Netflix per le significative spese sui contenuti. Ma quando nei mesi scorsi la crescita degli abbonati di Netflix si è fermata, gli investitori hanno iniziato a chiedere di vedere una strada verso la redditività. Da allora Netflix ha ridotto la propria forza lavoro, e Warner Bros sta intraprendendo una strada simile con molte delle sue divisioni che si preparano ai tagli.

Il servizio di streaming produce serie originali, tra cui "Star Wars", "The Mandalorian", "Andor" e "Obi-Wan Kenobi", le serie della Marvel "WandaVision", "Hawkeye" e "She-Hulk: Attorney at Law" e le piattaforme di contenuti per i film Disney, Pixar, Marvel e "Star Wars".


Le aziende americane stanno effettuando tagli profondi alla loro base di dipendenti per far fronte alla crisi economica. Meta Platforms (META.O) ha dichiarato questa settimana che taglierà più di 11.000 posti di lavoro, pari al 13% della sua forza lavoro, per contenere i costi.

Chapek ha dichiarato che i viaggi di lavoro saranno limitati e richiederanno un'approvazione preventiva, oppure saranno condotti virtualmente il più possibile. «La nostra trasformazione è pensata per garantire il nostro successo non solo oggi, ma anche in futuro», ha scritto. 

Tempi duri per i social, ma anche per i cari vecchi cartoni animati. 

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