Ucraina, Zelensky: «Sabotatori russi sono entrati a Kiev, ma io resto qui»

La Capitale è sotto assedio. Il presidente ucraino: 137 militari ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti, siamo rimasti soli contro la Russia

Ucraina, Zelensky: «Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui»
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 00:40 - Ultimo aggiornamento: 00:56

«Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto quì. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Zelensky ha spiegato che resterà a Kiev e che anche la sua famiglia non lascerà l'Ucraina. «Anche se la Russia - ha aggiunto - mi ha identificato come obiettivo numero uno e i miei familiari come obiettivo numero due». «Il destino del Paese - ha concluso - dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo».

Il bollettino di guerra

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dall'inizio dell'invasione russa 137 militari ucraini sono stati uccisi e 316 sono rimasti feriti. «Purtroppo, secondo le stime preliminari oggi abbiamo perso 137 nostri eroi, inclusi 10 ufficiali. 316 sono rimasti feriti», ha detto il presidente sul suo canale Telegram.

Lo riferisce la Tass.

«Siamo rimasti soli contro la Russia»

Volodymyr Zelensky lamenta il fatto che l'Ucraina sia stata «lasciata sola» di fronte all'armata russa. «Chi è pronto a combattere con noi? Io non vedo nessuno», ha detto il presidente ucraino in un video diffuso questa notte. «Chi è pronto a dare all'Ucraina la garanzia di un'adesione alla Nato? Tutti hanno paura», ha aggiunto.

«Adottare subito forti sanzioni»

«Si devono adottare immediatamente forti sanzioni economiche e finanziarie contro l'aggressore per privarlo dei mezzi per continuare l'attacco». È quanto ha detto il presidente ucraino, Volodimir Zelenski, nel video in cui si rivolge anche ai leader dell'Unione Europea chiedendo di «mettersi al fianco dell'Ucraina, la nostra gente sta morendo per la libertà dell'Ucraina e dell'Europa».

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