La guerra dei diplomatici, Roma si allinea all'Europa e caccia i funzionari russi: «Sono 007 di Putin». Il Cremlino prepara la controffensiva

L'Europa si compatta contro Putin, che è pronto a rispondere

La guerra dei diplomatici: così l'Europa caccia i funzionari russi che «sono 007 di Mosca»
3 Minuti di Lettura
Martedì 5 Aprile 2022, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 14:58

L'Italia ha espulso trenta diplomatici russi, per salvaguardare «la sicurezza nazionale» perché «sono 007 di Mosca». Lo stesso hanno fatto la Germania, la Francia e la Svezia. L'Europa si compatta ancora e scava un solco ulteriore con la Russia, che annuncia la controffensiva. «Risponderemo», fa sapere Mosca.

Venti di guerra fredda, che si dipanano su tutto il continente. L'orrore di Bucha ha dato il via libera agli occidentali di isolare ancora di più Putin e il suo governo. Tutti gli esponenti del Cremlino sono allieneati (e non ci si aspettava niente di diverso) con lo zar e la sua "missione speciale" in Ucraina. 

Ucraina, mamma scrive i contatti dei familiari sulla schiena della figlia: «Lei è Vera, se muoio portatela dai parenti»

Russia in crisi per la guerra in Ucraina, un milione di abitanti in meno e crollo dell'economia fino al 15%

L'unità dell'Europa

La cacciata dei diplomatici è cominciata di pari passo con le sanzioni. «Non c'è più posto nella casa della democrazia», aveva detto la presidente del Parlamento di Strasburgo, Roberta Metsola. Da inizio marzo in tutta Europa sono diventati personaggi «non graditi» e sono stati accompagnati all'uscita.

La misura dell’espulsione ordinata dall'Italia «assunta in accordo con altri partner europei e atlantici si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale, nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa», ha spiegato oggi lo stesso Di Maio. Mario Draghi ieri ha avuto un confronto sulla decisione con Franco Gabrielli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. 

Il quotidiano tedesco Bild aveva riferito in precedenza che la Germania stava progettando di espellere i diplomatici russi, che presumibilmente stavano lavorando per i servizi di intelligence di Mosca. L’annuncio poi, è arrivato dalla ministra degli Esteri, Annalena Baerbock: «Si tratta di persone che hanno lavorato qui in Germania ogni giorno contro la nostra libertà e contro la coesione della nostra società. Questa cosa non la tollereremo oltre». Sono 30 quelli espulsi dall'Italia, 40 dalla Germania, 25 dalla Spagna e 35 dalla Francia, solo nell'ultimo round di misure anti-Russia. Una mossa che fa capire l'unione d'intenti dell'Europa, mai così compatta verso un obiettivo. Uno degli errori più grandi di Putin, che sperava di sgretolare l'Occidente e ha invece prodotto l'effetto opposto.