Lionel Guedj, il dentista milionario che levava i denti sani a processo: centinaia i pazienti "mutilati"

Lionel Guedj, il dentista milionario che levava i denti sani a processo: centinaia i pazienti "mutilati"
di Francesca Pierantozzi
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Martedì 1 Marzo 2022, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 07:18

A testimoniare davanti al giudice verranno in tanti. Tutti passati per lo studio dentistico Guedj, dell'avenue saint-Antoine, nei popolari quartieri Nord di Marsiglia. Ci sarà Samira (i nomi sono finti, tutti si vergognano), che ringrazia le mascherine anti-Covid: almeno i clienti che si presentano in ufficio non vedono quando le cade il dente, o si scolla il bridge. Ci sarà Mohamed, 58 anni, diventato vegetariano per forza, lui che adorava la chakhchoukha della sua Algeria: venuto per curare una carie, si è ritrovato sdentato, con un bridge che non ha mai tenuto. Ci sarà Saleha, che ha perso il lavoro, e Mehdi, che ha perso la moglie, perché gli dissero «quando il tuo alito è così fetido, non puoi più avvicinarti agli altri». Le parti civili al processo contro Lionel Guedj e suo padre Jean-Claude, i dentisti macellai di Marsiglia, sono 322. Sei settimane di udienze, sala speciale in Tribunale da 400 posti. Le accuse, per i due devitalizzatori seriali, che in pochi anni erano riusciti a diventare i dentisti più ricchi di Francia, sono gravi: «Violenze volontarie che hanno portato a mutilazioni o infermità permanente» e «truffa». Nel 2010, appena cinque anni dopo aver aperto il suo studio in un quartiere in cui suo zio, medico di base, lo aveva aiutato a ottenere la fiducia degli abitanti, Lionel Guedj si piazza in testa a tutti i dentisti di Francia per guadagno: tre milioni di euro di benefici netti, al ritmo di 70 pazienti al giorno. Pazienti che arrivano per una pulizia dei denti, escono con una dentiera. E molto spesso gli interventi presentano effetti secondari devastanti, ascessi, infezioni, bridge che non tengono, bocche massacrate, e con loro il morale e la vita quotidiana. Quando i pazienti si ripresentano allo studio per protestare, lui si nasconde, alle brutte manda avanti suo padre.

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LA DIFESA
Gli avvocati della Difesa giurano che forse qualche imprudenza o negligenza c'è stata, ma che le ferite alle bocche sono al massimo involontarie, e che su migliaia di pazienti soltanto 322 non sono stati contenti. «Ho guadagnato i miei soldi onestamente ha sempre assicurato Lionel Guedj, radiato dall'ordine dei medici quattro anni fa semplicemente lavoro velocemente.

Devitalizzo in dieci minuti mentre i miei colleghi ci mettono anche un'ora e mezzo». Ma per l'accusa, Guedj interveniva anche e soprattutto male e a sproposito. Quasi sistematicamente proponeva devitalizzazioni totali e bridge, aiutato in questa forsennata missione anche dal padre Jean-Claude. I pazienti sono unanimi: «Il dottor Guedj era simpatico, gentile, diverso da quei dentisti un po' austeri. E quando proponeva che era meglio togliere tutto, non si osava contraddirlo. Ci diceva: vi regalo il sorriso di una star». Lionel Febbrario, legale di undici pazienti che si sono costituiti parte civile, assicura che nel quartiere ormai si riconoscevano quelli che avevano «il sorriso di Guedj». Indagato, posto sotto controllo giudiziario (mentre la procura aveva richiesto la detenzione), Guedj ha accumulato un patrimonio valutato intorno ai 12 milioni di euro e comprendente auto di lusso (in studio andava in Aston Martin), uno yacht da 700mila euro, due quadri di Andy Warhol, sculture di Arman, un palazzo da 64 appartamenti a Perpignan, case a Megève, Avoriaz, Parigi, svariate assicurazioni sulla vita. Rischia fino a dieci anni di carcere. Un altro capitolo dovrà essere aperto per il risarcimento delle vittime. Saleha aspetta con ansia il giorno in cui testimonierà: «Mi ha rovinato la vita. Penso a lui ogni giorno quando mi lavo i denti. Mi chiamano la sdentata di Marsiglia. Voglio sapere perché mi ha fatto questo».

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