Secondo i media di Zagabria, un gruppo di diciassette migranti, sorpresi nel transito illegale nei boschi, avrebbe rifiutato di arrendersi pacificamente ed ha aggredito la pattuglia di agenti con lancio di sassi e altri oggetti. Stando alla versione ufficiale della polizia un agente, nel momento di sparare un colpo di avvertimento in aria, sarebbe inciampato e il proiettile, ribalzando, avrebbe cambiato traiettoria colpendo uno dei migranti. I poliziotti croati hanno immediatamente prestato soccorso all'uomo ferito, trasportandolo a piedi per tre chilometri verso la più vicina ambulanza. Il migrante è stato ricoverato all'ospedale di Fiume dove è stato sottoposto a due interventi chirurgici e si trova ancora in condizioni gravissime. Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno espresso forti dubbi sulla spiegazione ufficiale dell'incidente, affermando che «l'uso di armi da fuoco contro i migranti sta diventando sempre più consueto».
Il ministro dell'interno croato Davor Bozinovic ha commentato l’accaduto dichiarando che il gruppo stava cercando di attraversare la Slovenia, ma non ha rilasciato informazioni su quanti fossero i migranti e quale fosse la loro provenienza.
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