Contagi Covid in Germania al record storico: 33.949. Il rischio della pandemia di "non vaccinati"

Contagi Covid in Germania al record storico: 33.949. Il rischio della pandemia di "non vaccinati"
di Raffaele Alliegro
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Giovedì 4 Novembre 2021, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 13:14

La preoccupazione delle autorità sanitarie era già evidente alcune settimane fa. Poi è gradatamente cresciuta fino a diventare vero e proprio allarme con i dati di queste ultime ore. In Germania si sta registrando un drastico aumento delle nuove infezioni da coronavirus. Il Robert Koch Institut ha rilevato 33.949 nuovi casi di contagio in 24 ore (6000 in più rispetto alla scorsa settimana) e 169 decessi. Il numero dei contagi rappresenta un record assoluto dall'inizio della pandemia, visto che il numero massimo di positivi registrati in 24 ore era stato 33.777 il 18 dicembre scorso. L'incidenza settimanale su 100mila abitanti è ora 154,5 contro i 146,6 di ieri e i 130,2 della settimana scorsa. Il tasso di occupazione delle terapie intensive, dato federale di riferimento, è comunque ampiamente sotto controllo: 3,62 su 100 mila abitanti, mentre il record fu toccato a dicembre con 15,5 pazienti. Il problema della crescita dei contagi sarà quindi affrontato nella conferenza dei ministri della Salute dei laender che si terrà oggi e domani insieme al ministro federale della Salute Jens Spahn.

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Germania nazione più popolosa d'Europa

Il tasso dei contagi su sette giorni ha raggiunto i livelli più alti da maggio. E la Germania, che è il paese più popoloso d'Europa con oltre 83 milioni di abitanti, negli ultimi giorni è di fatto alle prese con una quarta ondata di coronavirus. Ma qual è il motivo di questa impennata dei contagi? Il ministro Spahn pensa che il governo debba mettere in atto misure più severe per contrastare la diffusione del virus, in particolare con restrizioni nei luoghi pubblici. E afferma: «Attualmente stiamo vivendo principalmente una pandemia di non vaccinati ed è enorme». Oltre il 66 per cento della popolazione tedesca è vaccinata, ma a preoccupare Spahn è il fatto che un numero considerevole di persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni ancora non lo sia. Il ministro inoltre ritiene che bisognerà probabilmente intervenire sui controlli del Green pass tedesco: «Troppo spesso ho sentito dire “non c'è problema mi fido” nei ristoranti o agli eventi pubblici». Le verifiche invece andrebbero intensificate «in modo sistematico, magari anche con qualche multa, si può dare un segnale chiaro».

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Possibile giro di vite

Anche la cancelliera Angela Merkel ha detto di essere «molto preoccupata» per l'aumento dei contagi. E ha ricordato «che questo deve restare una fonte di preoccupazione per tutti». La Germania non ha imposto la vaccinazione ad alcuna categoria, una decisione che la Merkel ha detto di continuare a sostenere: «Ma il fatto che ad esempio due o tre milioni di tedeschi di oltre 60 anni siano ancora senza vaccinazione mi rende molto triste perché per loro, come per la società nel suo insieme, esserlo potrebbe fare la differenza». Per questo Angela Merkel non esclude la possibilità di adottare misure più severe. «Se la situazione negli ospedali si farà più grave, allora saranno possibili ulteriori limitazioni per i non vaccinati», ha fatto sapere il portavoce della cancelliera Steffen Seibert. In alcuni lander sono già state adottate regole più stringenti: in Baden-Wurttemberg, ad esempio, è stato introdotto un sistema che fa scattare automaticamente le restrizioni quando si superano determinate soglie di contagi e ricoveri in terapia intensiva, mentre in Baviera a partire dall'8 novembre tornerà l'obbligo di indossare le mascherine nelle scuole.

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