Covid e G7, l'origine del virus tra i dossier di Carbis Bay: l'appello alla Cina e il sospetto dell'errore in un laboratorio

Covid e G7, l'origine del virus tra i dossier di Carbis Bay: l'appello alla Cina e il sospetto dell'errore in un laboratorio
di Valentina Errante
4 Minuti di Lettura
Domenica 13 Giugno 2021, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 10:17

Covid e G7: un solo dato è certo, la Cina non ha collaborato alle ricerche per stabilire l'origine del virus. E l'ipotesi Il che il coronavirus sia nato da un errore in laboratorio a Wuhan è tutt'altro che esclusa. Tanto che la questione è stata affrontata anche al vertice in Galles. Ieri a lanciare un messaggio alla Cina è stato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros  Adhanom Ghebreyesus, che stigmatizzato il fato che Pechino non abbia collaborato pienamente all'accertamento della verità , sollecitando le autorità a una maggiore trasparenza "per rispetto ai tanti morti".

Covid, sull'origine del virus Ue e Usa chiedono indagine «libera da interferenze». E spunta un rapporto segreto

Oggi il messaggio è arrivato dal Regno Unito che comunque continua a ritenere verosimile l'origine animale del Covid e «non crede» all'ipotesi di una fuga del virus dal laboratorio cinese di Wuhan sulla base dei rapporti a sua disposizione,.

Ma la Gran Bretagna invoca comunque un'indagine internazionale e chiede che la Cina condivida in modo trasparente le informazioni richieste. L'invito è arrivato da Boris Johnson e dal ministro degli Esteri inglese, Dominic Raab, in un'intervista concessa a margine del vertice di Carbis Bay, dove si svolge la giornata finale del primo vertice G7 post pandemia. I leader dei Sette, ha rivelato Raab, hanno «confrontato le rispettive note» su questo dossier. La Cina, intanto, continua a respingere ogni responsabilità.

L'OMS

Il direttore generale dell'Oms, Tedros  Adhanom Ghebreyesus, a margine di un briefing del G7,  ha diciarato che attualmente "Nessuna ipotesi sull'origine del virus è esclusa". Aggiungendo che i contagi hanno raggiunto i 174 milioni di individui, mentre 3,75 milioni di persone sono morte. "Penso - ha aggiunto - che queste persone meritino di sapere quale sia stata l'origine del virus, in modo da potere impedire che si ripeta". Stigmatizzando che la Cina non ha cooperato, in modo trasparente, agli accertamenti. 

GLI USA

L'origine del virus è ancora oggetto di discussione e ricerca per l'amministrazione Usa.  Lo scorso mese, il presidente Jo Biden ha disposto che l'intelligence Usa facesse verifiche e riferisse nei tre mesi successivi sugli elementi a disposizione che avvalorino un'ipotesi piuttosto che un'altra. Alcuni giorni fa, David Asher, che da settembre 2020 a gennaio 2021, ha diretto, per conto dell'amministrazione Trump, l'inchiesta del Dipartimento di Stato sulle origini del Covid-19, ha ribadito la tesi della fuga del virus dal laboratorio. Tra l'altro, secondo lo studio, realizzato a maggio 2020, dal  Lawrence Livermore National Laboratory della California, la doppia sequenza CGG, presente nel genoma del Covid e che lo rende così aggressivo, non è mai stata rinvenuta in nessun altro virus, ma viene usata dagli scienziati per modificare il genoma

IL REGNO UNITO

 Il ministro degli Esteri inglese ha chiesto trasparenza nel rispetto dei morti, per quanto secondo le evidenze a disposizione dell'amministrazione non portino a ritenere valida l'ipotesi di una fuga dal laboratorio del virus. Nel pomeriggio lo stesso Boris Johnson ha affrontato la questione: "Al momento l'indicazione» degli esperti britannici è che il Covid «non sembra aver avuto origine in un laboratorio» come quello cinese di Wuhan, ha dichiarato, ma condivide,  con gli altri leader, la richiesta di una verifica internazionale cui sia dato accesso anche in Cina per la necessaria raccolta di tutte le informazioni necessarie. «Chiaramente - ha aggiunto - ogni persona di buon senso guarda con mente aperta» a ogni ipotesi, fino a quando non ci saranno chiarezza e trasparenza definitive.

Mentre il suo ministro degli Esteri ha puntualizzato, a margine degli incontrii: "Nel complesso noi come Regno Unito non crediamo che il virus sia sfuggito da un laboratorio e in base alle nostre migliori informazioni, riteniamo più probabile sia passato dagli animali agli esseri umani", Tuttavia - ha aggiunto - «con la comunità internazionale vogliamo un'indagine che abbia accesso in Cina per ottenere tutte le risposte necessarie. In modo da avere un quadro sulle diverse opzioni possibili, potenziali o plausibili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA