Le schermaglie, se non le vere e proprie liti, non erano mancate durante il mandato di Donald Trump a Washington, e il virologo Fauci aveva sempre espresso pubblicamente i propri dubbi sulla gestione Usa della pandemia da Covid. Figuriamoci adesso che Trump è uscito dalla Casa Bianca. «Fauci is back!», titola platealmente il New York Times: Fauci è tornato. Anche se non è mai andato via, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) è stato più volte osteggiato dall'amministrazione Trump, spesso vicina alle teorie negazioniste sulla pandemia di coronavirus. Una crisi che - soltanto negli Stati Uniti - ha causato oltre 400 mila morti, con un ritmo di 4 mila decessi al giorno nelle ultime settimane. Ora però, stando quanto riportano i media americani, l'immunologo di origini siciliane e campane avrebbe campo libero grazie alla nuova amministrazione Biden.
Grazie al nuovo ruolo di Consigliere in capo per l'emergenza Covid - che gli è stato offerto offerto proprio dal nuovo presidente, per Fauci è arrivato il momento di far valere le sue ragioni, troppo spesso ostacolate: «La mancanza di sincerità e di fatti sul fronte della pandemia è costata molto probabilmente vite umane. Non è un segreto», ha dichiarato l'immunologo.
Non cita mai Trump, Anthony Fauci, anche se le sue parole non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Poi l'immunologo ha concluso dicendo che «è liberatorio lasciare che sia finalmente la scienza a parlare. Una delle novità della nuova amministrazione è che se tu non conosci la risposta, non tiri a indovinare. Dici solamente che non sai la risposta». Positivo anche sulla campagna vaccinale, che Biden sarebbe in grado di garantire a 100 milioni di americani nel giro di pochi mesi: fermo restando che la situazione è «seria» e oltre a una risposta adeguata da parte dello Stato, deve seguire anche una consapevolezza individuale da parte dei cittadini. Quanto alla variante inglese, che è già presente negli Stati Uniti, Fauci ha detto che la diffusione ha raggiunto «oltre 20 Stati Usa, mentre è ancora assente è quella sudafricana, che però preoccupa di più».