​Covid, bloccata in quarantena deve dire addio per telefono alla sorella in fin di vita: «Mi sono sentita come una terrorista»

Covid, donna bloccata in quarantena deve dire addio per telefono alla sorella in fin di vita
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Sabato 27 Febbraio 2021, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 15:26

Bloccata in quarantena in un hotel, ha dovuto dire addio per telefono alla sorella in fin di vita. Una storia tragica, che viene dalla ScoziaBillie Gray, 27 anni, lavorava in Svezia da agosto e credeva che sarebbe bastato isolarsi nella casa di sua madre al suo ritorno in Scozia: si era anche sottoposta a due test (negativi) al Covid. Ma, quando è atterrata all'aeroporto di Edimburgo, le è stato detto dagli agenti che non le sarebbe stato permesso di attraversare la frontiera a meno che non avesse accettato di sistemarsi in quarantena in un hotel vicino all'aerostazione.

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Billie, però, doveva parlare per l'ultima volta al telefono con la sorella Maryanne, 48 anni,  ricoverata in fin di vita in ospedale per insufficienza renale e morta nell'arco di poche ore.

Così Billie, in lacrime, ora racconta di essersi sentita come un «terrorista tenuto in una cella». E, tra l'altro, dovrà pagare un conto di 1.750 sterline alla fine del soggiorno in albergo.

Ecco le parole di Billie: «Mia sorella è morta in ospedale per insufficienza renale. Era attaccata ad un ventilatore e ho dovuto salutarla sullo schermo di un telefono. Ho cercato di tornare a casa e tutto ciò che ho trovato online diceva che se avessi comprato due test covid e avessi ottenuto risultati negativi, avrei potuto isolarmi a casa con mia madre. Ma non appena sono atterrata all'aeroporto di Edimburgo hanno permesso a tutti di attraversare il confine, non a me.  Ho cercato di spiegare che avevo speso ogni centesimo dei miei risparmi viaggiando a Stoccolma per ottenere un test per tornare in Scozia. Poi sono stato consegnata a un altro uomo che mi ha fatto telefonare al governo e accettare di pagare per l'hotel, che non posso permettermi, a rate». 

E ancora. «Mi è stato detto che se me ne vado sarò arrestata».  Billie ha anche sollevato preoccupazioni per madre, Mary McAleese, che vive da sola a Kirkcaldy. «Mia madre ha 63 anni e ora ha perso tre figli. È depressa e da sola a casa sua senza nessuno che la supporti. Questa è solo tortura emotiva».

È poi intervenuto un portavoce del governo scozzese«Siamo solidali con la signora Gray e comprendiamo quanto siano difficili queste misure per gli individui e le loro famiglie. Però, per gestire il rischio di importare nuove varianti, questi limiti sui viaggi internazionali sono necessari».

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