Muore di cancro a 30 anni, per lo youtuber diagnosi in ritardo a causa dei provvedimenti per il Covid negli ospedali

Muore di cancro a 30 anni, per lo youtuber diagnosi in ritardo a causa dei provvedimenti per il Covid negli ospedali
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Martedì 20 Ottobre 2020, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 17:23

Inizialmente pensava che il dolore alla spalla fosse determinato da una sfida a braccio di ferro fatta col padre. Poi la diagnosi, come un fulmine a ciel sereno, e la drammatica scoperta di aver contratto una rara forma di tumore. Non ce l'ha fatta David Macmillan, noto youtuber britannico, conosciuto con l'appellativo di Pirate Dog. Con gli ospedali intasati per il Covid, infatti, il referto è arrivato troppo tardi. 

La sua odissea era cominciata a gennaio, quando al rientro dalle vacanze di Capodanno trascorse in Scozia con il padre, aveva avvertito un dolore alla spalla.

Esortato dalla madre, a fine febbraio aveva prenotato un appuntamento presso il suo medico di famiglia. Il 30enne, originiario del Northumberland, tuttavia, a causa dell'esplosione della pandemia è riuscito a incontrare soltanto un'inferimera che gli ha prescritto paracetamolo e iboprufene, consigliandogli, inoltre, un appuntamento dal fisioterapista. L'uomo, impiegato nella cucina della Morpeth First School e con 250mila seguaci su Youtube, non è mai riuscito, tuttavia, a fissare la visita a causa del blocco determinato dal Covid.

«A Pasqua era evidente che le cose fossero peggiorate, eravamo usciti a fare due passi ed era rimasto completamente senza fiato», ha commentato la madre, Dianne Whinn, che ha aggiunto: «Il giorno seguente, finalmente, è stato visitato dal medico di famiglia che lo ha indirizzato al pronto soccorso di Northumbria, a Cramlington. Solo allora è stato diagnosticato il tumore al petto». Nonostante i ritardi, i medici si erano dimostrati fiduciosi: «Gli avevano dato l'89% di speranze di vita». Comincia, così, la chemioterapia che va avanti fino a settembre, quando i dottori gli comunicano il peggioramento e le scarse possibilità di vincere la sua battaglia. Macmillan viene attaccato a un respiratore, fino all'8 ottobre quando avviene il decesso. 

La madre, infermiera, ha commentato: «È probabile che fosse malato dalla nascita, ma era in salute e nessuno avrebbe potuto immaginare la presenza di questo assassino silenzioso. Soltanto degli esami specifici e immediati avrebbero permesso di raccontare un'altra storia. Ha lottato fino all'ultimo, ma non c'è stato nulla da fare». Commovente il messaggio ai fan, prima di iniziare la terapia: «Non mi faccio sentire da un po', ma la mia salute è peggiorata. Ho avuto dolori al petto e alla schiena e ho scoperto di avere un tumore. Sono in ospedale per la chemio, spero di battere questo avversario nei prossimi mesi. Intanto sono circondato da persone incredibili». Quindi un pensiero ai follower: «Grazie a tutti per aver reso questo canale così grande. Non lo avrei mai immaginato».

Anche la madre ha lanciato un appello: «I giovani spesso pensano di essere invincibili. Se avete dolore andate dal medico, non abbiate paura di cosa possa accadere». La morte del trentenne ha lanciato comunque un allarme e riaperto la questione sulle altre patologie. Secondo gli operatori sanitari, i rallentamenti delle terapie oncologiche a causa del Covid, presenteranno un conto salato per anni. La sospensione degli screening per il cancro, infatti, rischia di portare a un aumento dei casi diagnosticati in ritardo.

Le procedure chemioterapiche sono calate tra il 45% e il 66% nel solo mese di aprile. Gli accademici hanno calcolato che 6.270 cittadini britannici moriranno per tumori a causa del blocco delle attività ospedaliere ordinarie determinato dalla pandemia.

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