Covid-19, road map Ue per la ripartenza. Von der Leyen: investimenti per trilioni

Covid-19, road map Ue per la ripartenza. Von der Leyen: investimenti per trilioni
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 13:36

«L'Europa ha bisogno di un nuovo piano Marshall. Avremo bisogno di ingenti investimenti pubblici e privati, per ricostruire l'economia e creare nuovi posti di lavoro. La chiave di questo è un nuovo, potente bilancio pluriennale dell'Ue». Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando la road map per l'uscita dalle restrizioni per il Covid 19.

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«Il prossimo bilancio Ue - ha detto Von der Leyen - dovrà distinguersi dagli altri, perché dovrà dare la risposta europea alla crisi del coronavirus». «Il commercio ha rallentato enormemente ovunque nel mondo. I governi usano tutti i mezzi disponibili per rafforzare i sistemi sanitari e sostenere le aziende e i lavoratori indipendenti. Tutto questo ha un costo gigantesco. Le azioni prese finora rappresentano nell'Ue quasi tremila miliardi di euro, e altre misure arriveranno, come dimostra il risultato dell'Eurogruppo della settimana scorsa». 

La presentazione delle linee guida per allentare le restrizioni introdotte a seguito del Covid-19 «non è un segnale per togliere oggi le misure di contenimento, ma per fornire una cornice alle decisioni degli Stati membri. In generale raccomandiamo un approccio graduale. Ogni azione deve essere continuamente monitorata», ha spiegato presentando il documento preparato da Commissione e Consiglio europeo per la ripartenza dopo la paralisi da coronavirus.

 


Per quanto riguarda lo sviluppo di app contro il contagio la Ue sottolinea che il suo utilizzo dovrà essere su base «volontaria» e la raccolta dati dovrà avvenire in forma «anonima e aggregata». Tali app, sottolinea la Commissione Ue, «possono aiutare a interrompere le catene di contagio in modo più rapido ed efficiente rispetto alle misure generali di contenimento, riducendo il rischio di diffusione massiccia del virus» e, di conseguenza, dovrebbero essere un «elemento importante nella strategie d'uscita» dalla quarantena «integrando altre misure come l'aumento delle capacità di test». Y

In queste settimane, molti Paesi Ue stanno sviluppando app con diversi standard tecnici per tenere traccia della diffusione del contagio, capaci anche di avvertire i cittadini di un rischio aumentato a causa del contatto con una persona ritenuta positiva per Covid-19. «L'adozione diffusa di un'app di riferimento paneuropea, o almeno l'interoperabilità e la condivisione dei risultati tra le app consentirebbe un avvertimento più efficace delle persone interessate e un seguito più efficiente delle politiche di sanità pubblica», ammonisce Bruxelles. La Commissione Ue osserva quindi che il tracciamento di prossimità ravvicinata tra i dispositivi mobili «dovrebbe essere volontario, basato sul consenso, nonché nel rispetto delle norme sulla privacy e sulla protezione dei dati nell'Ue». Le app, si legge ancora nel documento, dovrebbero essere «sviluppate in collaborazione con le autorità sanitarie nazionali», essere soggette a «stretti requisiti di trasparenza» ed «essere disattivate non appena la crisi Covid-19 sarà terminata», procedendo con la «cancellazione» di tutti i dati. Gli utenti dovrebbero dunque essere i soli a «mantenere il controllo dei propri dati».

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