Coronavirus, mappa della Cnn sull'Italia: monta polemica social. Di Maio: «Distorta la realtà»

Coronavirus, mappa della Cnn sull'Italia: monta polemica social. Di Maio: «Distorta la realtà»
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Giovedì 5 Marzo 2020, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 15:06

Monta la polemica social a causa della mappa sull'Italia mostrata dell'emittente americana Cnn. È polemica sui social per una mappa mandata in onda dalla Cnn che indica l'Italia come il centro del focolaio del coronavirus, dalla quale partono una serie di frecce dirette in tutti i Paesi nei quali è stato portato il contagio. «Coronavirus cases linked to Italy», è il titolo comparso in sovraimpressione e riproposto sui social con messaggi indignati, che attaccano l'emittente statunitense.

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«La CNN mostra una cartina in cui sembra che l'Italia sia l'origine del focolaio del coronavirus. Questa è una visione distorta della realtà. Il punto però non è la CNN, questo è solo un esempio, perché sono anche altri i media internazionali che stanno dipingendo l'Italia in modo sbagliato. La disinformazione di alcune testate fa a pugni non con delle opinioni, ma con i dati numerici: l'Italia è la nazione che sta gestendo con più rigore questa emergenza, che, come sappiamo, si è sviluppata in Cina». Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

«Mi chiedo - prosegue Di Maio - quale sia l'intento. Discriminare un Paese che ha una sanità pubblica e che sta gestendo al meglio, nonostante decenni di tagli, una situazione complessa ed emergenziale in alcune zone? Noi crediamo che controllare la salute delle persone facendo più tamponi sia serio. Crediamo che prendere misure restrittive per proteggere la salute dei nostri cittadini sia sacrosanto. Crediamo anche che la caccia agli untori sia una cosa da lasciare al Medioevo. Andiamo avanti con rigore e lavoriamo h24 per portare il nostro Paese, appena possibile, alla normalità. Tutti sono invitati a collaborare per questo obiettivo, in tutto il mondo: politici, istituzioni e mass media», conclude il titolare della Farnesina.

 

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