Coronavirus, Dimitris Avramopoulos: «Ok agli Eurobond che chiede l'Italia, Olanda e Germania non siano egoiste»

Coronavirus, Dimitris Avramopoulos: «Ok agli Eurobond che chiede l'Italia, Olanda e Germania non siano egoiste»
di Teodoro Andreadis Synghellakis e Fabio Veronica Forcella
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Giovedì 16 Aprile 2020, 09:30

Profondo conoscitore dei delicati equilibri europei, Dimitris Avramopoulos, ex Commissario europeo per i migranti ed esponente del partito conservatore greco Nuova Democrazia, si mostra sorpreso dall'atteggiamento dell'Olanda nella difficile trattativa in corso a Bruxelles e sostiene apertamente la battaglia del Premier Conte sugli Eurobond. È convinto che «aiuteranno tutta l'economia europea». Quanto all'emergenza Covid in Grecia, Avramopoulos non ha dubbi: «Mitsotàkis si è mosso velocemente e con grande efficacia».
Avramopoulos, da Commissario europeo, ha sempre seguito con grande interesse il nostro paese. Stiamo passando un momento drammatico e ora si intravedono i primi segnali di speranza.
«Sono sempre stato molto vicino all'Italia e al suo popolo e ora, in questo momento così drammatico e doloroso, sono al vostro fianco con tutta la solidarietà necessaria».
Una sfida molto difficile anche per il governo, non crede?
«Il governo italiano e il premier Giuseppe Conte personalmente, al quale è toccato gestire questa tragedia, hanno mostrato un forte senso di responsabilità e di leadership. In un momento come questo si devono mettere da parte le divergenze e far prevalere l'unità. Da questa crisi potrà nascere una società più umana».
Come vede, lei che conosce i delicati equilibri europei, la trattativa in corso a Bruxelles sugli Eurobond?
«Il tema va ben oltre la dimensione economica. Non so come andrà a finire, ma è una proposta che si basa sulla solidarietà e se verrà adottata in previsione delle drammatiche conseguenze economiche potrà aiutare a rialzarsi paesi che hanno subìto crisi ripetute, economiche, migratorie e sanitarie. Aiuterà tutta l'economia europea. Altrimenti, verrà danneggiata la coesione dell'UE».
In Olanda e a Berlino non sembrano pensarla così.
«Ci si sarebbe aspettato, dagli olandesi, maggiore lungimiranza. È ingenuo pensare che le conseguenze negative sull'economia non ricadano anche su di loro. Per la Germania credo sia un'occasione unica, tanto per la sua economia forte, quanto per il suo peso politico. Un'occasione per tenere insieme l'economia europea e lasciarsi dietro i ricordi post-bellici che, come ha dimostrato la crisi economica, tornano a galla molto facilmente. La Germania deve i suoi successi al duro lavoro del suo popolo, ma anche, negli ultimi decenni, al sostegno di tutti i popoli europei».
Crede anche lei che il Mes sia uno strumento inadeguato?
«Beh, la realtà oggi è cambiata. Questo è sicuro. Il Meccanismo europeo di stabilità era stato creato in un tempo in cui si richiedeva soprattutto di poter mettere in ordine i bilanci europei. In futuro ci vorranno nuove regole comuni per la stabilità dei conti pubblici. Solo che le regole le dovremo decidere tutti insieme e in economia parleremo a lungo del periodo pre e post Covid».
Come vede l'iniziativa del Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per la nascita di un recovery found?
«Tutto mostra che sarà molto difficile perché per realizzarlo è necessario l'accordo dei paesi membri dell'Unione. I segnali delle ultime settimane non ci rendono ottimisti, tuttavia dobbiamo provarci».
Papa Francesco nell'Urbi et Orbi di Pasqua, ha chiesto ai paesi europei di non chiudersi in egoismi e interessi particolari. Lo crede possibile?
«Papa Francesco vede oltre la contingenza e sottolinea come egoismi e interessi particolari sminuiscano l'importanza di certi passaggi storici. Per arrivare ad una società più coesa ed umana si deve partire dalla solidarietà. I cittadini lo sanno. Sono le loro leadership che devono andare oltre il piccolo tornaconto personale o partitico. Ma la concezione del potere è già cambiata».
In Grecia al momento il coronavirus ha fatto registrare solo 102 decessi, un numero molto basso. A cosa è dovuto secondo lei?
«Il premier Kiriàkos Mitsotàkis si è mosso velocemente e con grande efficacia. Il paese ha adottato le misure necessarie, Bisogna restare vigili».
 

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