Coronavirus diretta, Oms: «Metà dei morti nelle case di cura». Johnson tornerà al lavoro lunedì

Coronavirus diretta, Oms: «Metà dei morti nelle case di cura». GB, scuole chiuse fino a maggio
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Giovedì 23 Aprile 2020, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 13:49

Coronavirus, l'Oms sostiene che quasi la metà delle persone morte per Covid19 in Europa erano residenti di case di cura. Lo ha detto il direttore regionale dell'Oms Europa, Hans Kluge, in una conferenza stampa. «Il quadro su queste strutture è profondamente preoccupante», ha sottolineato. Nel frattempo gli Usa fanno registrare altri 1.738 morti in 24 ore, con il totale di 47.681 persone che nel Paese hanno perso la vita a causa del Covid19. Sono i dati della Johns Hopkins University, che aggiorna a 849.092 il totale delle persone contagiate negli Stati Uniti. Nel dettaglio, sono 14.016 le persone che si trovano in gravi condizioni. Nel frattempo il virologo Fauci della task force Usa anti coronavirus dice: «Covid19 tornerà di sicuro in autunno».

Il premier britannico Boris Johnson sta pianificando di rientrare a Downing Street lunedì prossimo, dopo la malattia da Covid-19 e la convalescenza, e riprendere in mano la gestione della crisi da coronavirus nel Paese. Lo scrive il Telegraph spiegando che Johnson ha detto ai suoi collaboratori di programmare incontri con i singoli ministri per la prossima settimana per dare nuovo impulso alla strategia di uscita dal lockdown del Paese. Già ieri Johnson, in convalescenza nella residenza governativa di campagna di Chequers, ha ripreso per telefono la consuetudine dell'udienza settimanale con la regina e ha avuto un altro colloquio telefonico con il suo supplente Dominic Raab, Primo segretario di Stato e ministro degli Esteri. 


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Gran Bretagna: scuole chiuse a maggio, lockdown sarà lungo. «Non è realistico» aspettarsi qualsiasi ipotesi di riapertura delle scuole nel Regno Unito - chiuse da fine marzo causa emergenza coronavirus - prima dell'inizio di giugno anche nello scenario più favorevole. Lo affermano oggi rappresentanti dei dirigenti scolastici citati dalla Bbc, sulla base delle ultime indicazioni fatte emergere dal governo britannico e dai suoi consiglieri scientifici: indicazioni che escludono qualunque discussione concreta, al momento, su piani di ripartenza a metà maggio, a differenza da quanto scritto da alcuni giornali nei giorni scorsi. Sulla carta il lockdown generale, introdotto nel Regno da Boris Johnson il 23 marzo e poi rinnovato, sarà soggetto a una seconda verifica il 3 maggio. Ma al momento l'esecutivo considera prematuro anche solo parlare di piani futuri di «exit strategy» dati i numeri tuttora elevati di contagi e morti nel Paese: sebbene il picco di diffusione risulti essere stato raggiunto. Sulla stampa di oggi trovano intanto spazio le affermazioni del chief medical officer britannico, Chris Whitty, stando alle quali è prevedibile che una parte delle restrizioni resti in vigore nel Paese fino a quando non ci sarà un vaccino o saranno disponibili farmaci sintomatici efficaci: con «chance minime» di arrivarci «prima della fine del 2020».



Fauci:
«Virus tornerà di sicuro in autunno». «Sono certo che l'epidemia di coronavirus ci sarà in autunno, ma saremo più preparati. Se sarà grande o piccola dipenderà dalla nostra risposta»: lo ha detto Anthony Fauci, l'autorevole virologo della task force Usa anti coronavirus.

Francia, misure nazionale. L'allentamento delle misure restrittive in Francia a causa della pandemia di coronavirus «non avverrà su base regionale», ma si adatterà «alla realtà di ogni territorio». Lo ha detto l'Eliseo, al termine di un incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e i sindaci. Il presidente, fa sapere ancora l'Eliseo, ha ribadito che il cosidetto «deconfinamento» deve essere preparato e definito con i sindaci. Inoltre, il ritorno graduale dei bambini a scuola dall'11 maggio avverrà «su base volontaria da parte dei genitori e senza obblighi». Per quanto riguarda i mezzi pubblici, «sarà probabilmente necessario imporre l'uso di mascherine».

La Croazia riparte. In Croazia da ieri il coronavirus ha causato due nuove decessi, mentre sono 31 i nuovi casi positivi al Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore. Lo ha riferito l'Unità di crisi della Protezione civile. I deceduti dall'inizio dell'epidemia sono 50 e il totale dei contagiati ha raggiunto 1.981, inclusi i quasi 900 guariti. Tutti i deceduti erano persone anziane o pazienti con altri gravi disturbi cronici. La situazione epidemiologica viene definita soddisfacente e contenuta, fatto che ha permesso oggi al governo di approvare un piano di riaperture progressive, a partire da lunedì prossimo.

Cina sotto i 1.000. Per la prima volta in Cina i casi attualmente positivi di Covid-19 scendono sotto la soglia dei mille. Lo annunciano le autorità sanitarie, secondo quanto riportano i media ufficiali. «La Cina mercoledì ha visto scendere a 959 il numero attuale dei casi confermati di Covid-19, è la prima volta che questo dato scende sotto i mille», ha annunciato la Commissione sanitaria nazionale, secondo quanto scrive l'agenzia Xinhua.

Malesia, Ramadam in casa. Preghiere e fine del digiuno verranno celebrate in casa dai fedeli in Malaysia durante il mese di Ramadan. Lo riferisce la Cnn citando l'agenzia di stato malese Bernama. La decisione è stata presa dalle autorità del paese sulla base delle restrizioni attivate in risposta alla pandemia da coronavirus. Queste vietano alla popolazione di effettuare viaggi all'estero ma anche gli assembramenti di natura sociale, religiosa e scolastica. Ad oggi in Malaysia si registrano 7.775 casi di covid-19 in totale, mentre il bilancio complessivo dei decessi è di 647.


Georgia, il governatore sfida Trump: «Riapro». Il governatore repubblicano della Georgia Brian Kemp sfida Donald Trump e ribadisce che venerdì riaprirà alcune attività nonostante il presidente abbia detto di essere «fortemente» in disaccordo. «Come le migliaia di attività attualmente operative in Georgia, sono fiducioso che i proprietari che decidono di riaprire rispetteranno i criteri delle operazioni principali minime, che danno priorità alla salute e al benessere dei dipendenti e dei clienti», ha twittato.

In America latina 20mila nuovi casi in 48 ore. Il numero dei contagi da coronavirus in America latina ha subito una nuova forte crescita passando in circa 48 ore da 101.636 a 121.087 casi. Anche i morti hanno subito un incremento di oltre 1.000 unità nello stesso periodo, attestandosi a quota 6.116. È il Brasile a registrare il maggior numero sia di contagiati, quasi i due terzi del totale, sia di vittime, che sono un pò meno di quelli registrati complessivamente.

Germania: 150mila contagiati, oltre 2mila più di ieri. Quasi 150mila persone sono state contagiate dal Covid-19 in Germania, secondo il Robert Koch Institute. L'agenzia governativa che monitora la diffusione del coronavirus nel Paese parla di 148.046 casi, con 2.352 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, e oltre cinquemila vittime. Secondo la Johns Hopkins University il bilancio è più alto e le persone positive in Germania sono 150.648.

Usa, Trump firma lo stop all'immigrazione per due mesi. Donald Trump ha annunciato nella briefing alla Casa Bianca sul coronavirus di aver firmato l'ordine esecutivo che limita l'immigrazione in Usa, sospendendo per 60 giorni le green card. Intanto negli Usa i morti per coronavirus hanno superato i 46 mila (46,609 per l'esattezza) mentre i casi positivi sono oltre quota 842 mila (842.319). Sono gli ultimi dati della Johns Hopkins University.

Nonostante questo molti stati americani si apprestano ad aprire. «Sono 20» quelli che hanno già annunciato piani per riaprire in «sicurezza», dice Trump che, speranzoso, afferma: «vedo una luce in fondo al tunnel. Vedo molta luce in fondo al tunnel». «Gli americani - aggiunge - vogliono tornare a lavorare». L'allerta però è già alta: anche a fronte di apertura scaglionate il rischio è che ci sia un balzo dei casi. Il Centers for Disease Control and Prevention mette in guardia su una possibile seconda ondata in inverno che potrebbe essere peggiore di quella attuale andandosi a sommare con la stagione dell'influenza. Intanto il US National Institutes of Health mette in guardia i pazienti di coronavirus: non usate il mix di medicinali indicato da Trump come possibile rimedio. In uno studio l'istituto infatti indica che il mix del farmaco anti-malaria idrossiclorina e dell'antibiotico azitromicina potrebbe essere tossico, ovvero causare molti effetti collaterali incluso l'avvelenamento.


In America latina 20mila nuovi casi in 48 ore. Il numero dei contagi da coronavirus in America latina ha subito una nuova forte crescita passando in circa 48 ore da 101.636 a 121.087 casi. Anche i morti hanno subito un incremento di oltre 1.000 unità nello stesso periodo, attestandosi a quota 6.116. È il Brasile a registrare il maggior numero sia di contagiati, quasi i due terzi del totale, sia di vittime, che sono un pò meno di quelli registrati complessivamente.

Una neonata di 18 giorni è guarita dal coronavirus in Turchia. La piccola, ricoverata all'ospedale di Bursa, nel nord-ovest del Paese, era stata sottoposta al test e trovata positiva quando aveva 10 giorni, dopo che entrambi i genitori si erano ammalati di Covid-19. Durante il periodo di cura, ha riferito ad Anadolu il dottor Bayram Ali Dostum, specialista del reparto di neonatologia del nosocomio, la bambina «non ha avuto alcuna difficoltà respiratoria» e oggi è stata dimessa.

La Francia supera quota 21.000 morti per l'epidemia di Coronavirus, raggiungendo questa sera le 21.340 vittime fra i decessi degli ospedali e quelli delle case di riposo e istituti per disabili. Lo ha comunicato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Per la prima volta da diverse settimane, il numero di ricoverati è sceso sotto le 30.000 unità, a 29.741, seguendo un trend ormai consolidato da diversi giorni. È calato di 215 il numero dei pazienti in rianimazione per Covid-19, che ormai sono 5.218. 

In Corea del Sud. La Corea del Sud ha registrato 11 nuove infezioni da coronavirus, al totale di 10.694: secondo gli ultimi dati a martedì del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), sono 6 i casi importati che, nel complesso, hanno pesato nelle ultime due settimane per il 57% di tutti i contagi accertati, con un ulteriore 14,5% legato agli ospedali. I decessi sono aumentati di una unità, a 237, mentre i guariti sono passati in un giorno da 8.213 a 8.277. Sulle possibili infezioni connesse alle elezioni generali del 15 aprile, la Kcdc ha riferito che non risultano allo stato segnalazioni di casi accertati. La Corea del Sud è stato il primo tra i principali Paesi al mondo a recarsi alle urne nonostante la pandemia da coronavirus che ha causato più di 2 milioni di contagi su scala planetaria.

L'Ucraina. Il governo ucraino ha deciso di estendere almeno fino all'11 maggio le misure restrittive per prevenire la diffusione del Covid-19 e ha annunciato che «secondo l'Accademia delle Scienze ucraina, ci si aspetta il picco» dell'epidemia «tra il il 3 e l'8 maggio». Lo riporta il Kyiv Post. Il 12 marzo, l'Ucraina ha chiuso le scuole, ha vietato gli assembramenti di massa e ha imposto limitazioni ai viaggi «non indispensabili». Il 16 marzo ha vietato l'ingresso agli stranieri e il 17 ha chiuso le metropolitane di Kiev, Kharkiv e Dnipro. Il 3 aprile ha bandito gli incontri di più di due persone e ha chiuso i parchi. Inoltre è obbligatorio indossare una mascherina fuori di casa.

In Iran. Rispetto a 18 giorni fa, il bilancio quotidiano delle vittime in Iran si è ridotto di un terzo e quello dei contagi del 53%, ha spiegato alla tv di stato il ministro della Salute iraniano Saeed Namaki, sottolineando che questi risultati nella lotta al Covid-19 sono stati raggiunti nonostante le «unilaterali e tiranniche sanzioni degli Stati Uniti», contro cui Teheran ha sollecitato iniziative anche all'Organizzazione mondiale della sanità. 

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Ramadam, 50 milioni di persone minacciate dalla fame in Africa occidentale. Con l'inizio del Ramadan questa settimana, Save the Children e altre sette organizzazioni regionali e internazionali, comprese Oxfam e Action Against Hunger, lanciano l'allarme sull'impatto che l'emergenza coronavirus potrebbe avere in Africa occidentale, con la stagione di magra in corso e in un contesto già caratterizzato da insicurezza e conflitti, con il rischio di prolungare il periodo di digiuno della popolazione. Secondo la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas), sottolineano le organizzazioni in una nota diffusa da Save the Children, l'impatto della pandemia di coronavirus potrebbe infatti portare il numero di persone a rischio di insicurezza alimentare e malnutrizione da 17 a 50 milioni tra giugno e agosto 2020. I lavoratori del settore alimentare stanno lottando per continuare le loro attività e vedono i loro mezzi di sostentamento minacciati. Per questo - sottolineano le organizzazioni - devono essere prese misure per proteggere le persone più vulnerabili e garantire la produzione alimentare, in modo che la fame e la malnutrizione non siano più una minaccia quotidiana.

Nelle principali città della regione e nelle aree rurali, nonostante gli sforzi dei governi, molte comunità stanno affrontando difficoltà nell'accesso ai mercati alimentari, con i prezzi in rapida crescita e molte materie prime sempre meno disponibili, e devono fare i conti con gli effetti delle misure restrittive che sono state adottate, come il confinamento, il coprifuoco o la chiusura delle frontiere, oltre che convivere con l'insicurezza presente in alcune aree. «In pochi giorni il prezzo di un sacco da 100 chili di miglio è passato da 16 mila a 19 mila franchi cfa e il costo di un litro d'olio da cucina è quasi raddoppiato. Allo stesso modo, anche per gli allevatori è aumentato il prezzo del mangime per gli animali. Con l'epidemia che si aggiunge all'insicurezza, mi chiedo come sarà vissuto il Ramadan quest'anno», spiega Amadou Hamadoun Dicko, presidente dell'Association for the Promotion of Livestock in the Sahel and Savannah (Apess).

 

 
 
 

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