Coronavirus, diretta: più contagi nel resto del mondo che in Cina, un terzo dei morti in Italia

Coronavirus, Borse aprono in forte calo. New York chiude bar e ristoranti
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Lunedì 16 Marzo 2020, 06:27 - Ultimo aggiornamento: 18:50

Coronavirus, il fronte della lotta alla pandemia riparte dal crollo in apertura delle Borse europee dopo che quelle cinesi avevano mostrato maggiore resistenza in controtendenza anche rispetto a quella di Tokyo. Milano perde in tarda mattina fino all11%, sale lo spread oltre quota 250.

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Non ha quindi aiutato i mercati l'intervento coordinato delle banche centrali per assicurare liquidità e il nuovo piano di acquisto titoli da 700 miliardi di dollari anunciato dalla Fed per sostenere l'economia in questa fase di choc. Paradossalmente secondo alcuni operatori, la mossa ha spaventato gli investitori, in quanto una cosa del genere non si vedeva dalla crisi finanziaria del 2008.

Sul versante italiano resta altissima la tensione in Lombardia, mentre alle porte di Bologna è stato dichiarato zona rossa il comune di Medicina: non si potrà entrare o uscire dal territorio che ha contato finora 54 casi con 8 morti per un focolaio in una bocciofila. 

Nel resto del mondo spicca  la chiusura di bar e ristoranti a New York.

Italia
Drammatica la percentuale dei morti in Italia rispetto a quelli nel resto del mondo. Tre decessi su 10 con diagnosi di Covid-19 sono avvenuti in Italia: le 1.809 persone decedute nel nostro paese rappresentano infatti il 29,5% delle oltre 6.100 segnalate a livello mondiale. È quanto si apprende nell’aggiornamento «Coronavirus: quello che c’è da sapere», pubblicato dall’Istituto Spallanzani il 15 marzo, e basato su dati dello European Centre for Disease Prevention and Control e della Protezione Civile. Siamo secondi solo alla Cina, con il 52,3% dei decessi (percentuale in diminuzione), ovvero 3.203. Dopo di noi l’Iran (10% di decessi) e la Spagna (2,2%).

È decollato ieri sera alle 21.57 dall'aeroporto di Ciampino l'ultimo volo commerciale della Ryanair (FR8318) diretto a Norimberga. Poi lo scalo ha chiuso. Martedì della prossima settimana chiuderà invece, sempre in via temporanea, il  Terminal 
1 dell'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. In virtù di questo, tutte le operazioni di check-in, i controlli di sicurezza e la riconsegna bagagli, verranno effettuate al 
Terminal 3 che resta operativo. 

Roma, chiude la Moschea
Il Centro islamico culturale d'Italia, cui fa capo la Grande Moschea di Roma, riferimento tra i principali della comunità islamica italiana, rimarrà chiuso fino al 3 aprile. Lo comunica un avviso comparso sul sito della Moschea. Così si legge infatti anche sulla pagina Fb: «Avviso chiusura della grande moschea di Roma In ottemperanza al Decreto emesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri in data 09 Marzo 2020 recante le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 il Centro Islamico Culturale d'Italia comunica la chiusura della Grande moschea di Roma sino al giorno 03 aprile 2020». La Preghiera del Venerdì è stata già sospesa.

Courmayeur
«Le forze dell'ordine mi hanno comunicato che c'è stato un calo di presenze. Adesso la situazione è tranquilla. Ci sono le pattuglie che stanno monitorando il territorio in modo da controllare e vigilare e soprattutto lanciare un messaggio di rispettare le regole». Così il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, descrive la situazione nel comune ai piedi del Monte Bianco all'indomani del provvedimento con cui il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha vietato ai non residenti l'ingresso in Valle d'Aosta, invitando quelli presenti a rientrare a casa. Nei giorni scorsi la popolazione di Courmayeur era raddoppiata - arrivando a circa 5.000 persone - rispetto a quella dei soli residenti, a causa dell'arrivo da fuori regione di famiglie proprietarie di seconde case. Ne era nata una polemica sul mancato rispetto del divieto di uscire di casa, con l'invito di Miserocchi a rientrare nei propri luoghi d'origine e la successiva chiusura della Val Ferret, zona frequentata e dove si verificavano assembramenti.

Fca e Maserati sospenderanno temporaneamente la produzione nella maggior parte dei loro stabilimenti produttivi in Europa fino al 27 marzo. La decisione rientra tra le misure in risposta all'emergenza Coronavirus. Chiuderanno in Italia Melfi, Pomigliano, Cassino, le carrozzerie di Mirafiori, Grugliasco e Modena; all'estero le fabbriche di Kragujevac in Serbia e Yychy in Polonia.


Francia, Macron avverte
«Coordinamento europeo con Ursula von der Leyen, Charles Michel e la cancelliera Merkel. Lavoriamo tra europei. Decisioni difficili nelle prossime ore»: lo scrive
in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron.

Inoltre Renault ha chiuso le quattro fabbriche spagnole del gruppo

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New York chiude bar e ristoranti. ristoranti e bar chiusi dal 17 marzo a New York. Lo annuncia il sindaco Bill de Blasio, sottolineando che i ristornati e i bar potranno funzionare solo con le ordinazioni a portare via o per le consegne a casa. La drastica decisione è stata presa a causa del coronavirus. 

Più contagi nel resto del mondo che in Cina. I casi di coronavirus fuori dalla Cina hanno superato per la prima volta quelli nel Paese asiatico. Secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla John Hopkins University i contagiati nel mondo sono 87.000 contro gli 80.860 dichiarati dalle autorità cinesi. Anche le persone morte fuori dalla Cina sono di più: 3.241 oggi, contro 3.208 vittime in Cina.

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Sale a oltre 3.400 il numero di casi di coronavirus negli Stati Uniti. Almeno 65 le vittime. È quanto emerge dagli ultimi dati delle autorità sanitarie federali e locali.


Ristoranti e bar aperti solo per take out e consegne a domicilio anche per lo stato di Washington. Il governatore Jay Inslee annuncia una stretta per cercare di fermare il coronavirus. Gli alimentari e le farmacie resteranno aperti. 
New York «si trova davanti una minaccia senza precedenti e dobbiamo rispondere con una mentalità da tempo di guerra». Lo afferma il sindaco Bill de Blasio.

Ministri europei della Salute
Oggi prima riunione in videoconferenza dei 56 ministri europei della Salute e dell'Interno sull'epidemia di coronavirus. A presiederla saranno i commissari Ue per la gestione delle crisi, la salute e gli Affari interni, Lenarcic, Kyriakides e Johansson. Ne dà notizia su Twitter il commissario Lenarcic, sottolineando: «ci concentreremo sulla disponibilità di materiale protettivo e la gestione dei confini per assistere gli Stati membri nel dare la migliore risposta europea possibile».

Firenze, chiusi i parchi
«Spero che la Toscana riesca a reggere, questa settimana sarà decisiva. Dopo aver visto questo weekend ancora tanti cittadini uscire per fare una passeggiata mi sono anche un pò arrabbiato e ho preso la decisione di chiudere tutti i parchi, come quello delle Cascine, perché ancora non c'è una piena consapevolezza del danno che si fa uscendo di casa senza motivi particolari». Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella intervenuto telefonicamente alla trasmissione 'Omnibus' su La7 in riferimento all'emergenza Coronavirus. Sulla questione della carenza di dispositivi di protezione per medici e personale che lavora a contatto con il pubblico Nardella ha detto: «Se cominciano ad ammalarsi i nostri medici e i nostri infermieri è la fine. Ieri mi sono sentito più volte con Domenico Arcuri, il nuovo super commissario, perché qui c'è bisogno di mascherine e dispositivi medici prima di tutto per gli ospedali, poi per le persone che lavorano a contatto col pubblico, penso alla polizia municipali, ai volontari»



Le autorità russe hanno deciso di chiudere il confine con la Bielorussia al movimento di persone per i timori del coronavirus. Lo ha detto il primo ministro russo Mikhail Mishustin. «Abbiamo anche deciso di chiudere il confine con la Bielorussia al movimento di persone e abbiamo preso una serie di altre misure preventive», ha detto Mishustin. «Continueremo a fare ogni sforzo per proteggere il nostro Paese da questa nuova minaccia, saremo proattivi e prenderemo misure esaustive per prevenire una diffusione di massa del coronavirus», ha detto. Lo riporta la Tass.

In Belgio un accordo è stato raggiunto tra dieci partiti per conferire poteri speciali al governo di Sophie Wilmes in modo che possa fronteggiare la crisi dovuto al coronavirus. Wilmes è alla guida di un esecutivo finora in carica per la gestione degli affari correnti poichè nel Paese, dopo le elezioni del maggio scorso, sono i corso negoziati ed esplorazioni per trovare una maggioranza che possa sostenere un nuovo governo. L'accordo raggiunto tra i dieci partiti sarà formalizzato in tempi molto stretti e prevede che il mandato affidato a Wilmes duri al massimo sei mesi.

 


Tunisia
Il presidente dell'Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (il Parlamento tunisino), Rached Ghannouchi, ha convocato per questa mattina alle 11 una riunione di emergenza per discutere della situazione legata al coronavirus nel Paese nordafricano sul piano sanitario. Lo ha reso noto il sito d'informazione locale 'Tunisie Numeriquè, citando un comunicato dell'Arp in cui Ghannouchi si rivolge ai leader dei vari partiti politici presenti in Parlamento. Intanto domani il capo del governo tunisino, Elyes Fakhfakh, pronuncerà un intervento davanti ai parlamentari sulla situazione generale del Paese e farà il punto sul livello di propagazione del virus.

Kenya, arrestato per fake news
Un ragazzo di 23 anni accusato di aver pubblicato informazioni false legate al coronavirus è stato arrestato dalla polizia in Kenya. Lo riporta la direzione del reparto investigativo del Paese via Twitter. Elijah Muthui Kitonyo è stato arrestato nella città di Mwingi, nel Kenya orientale, per aver affermato che il governo ha fornito dettagli fuorvianti sul primo caso di coronavirus registrato nel Paese. Nel tweet scritto su un profilo falso e diventato virale sui social media durante il fine settimana, infatti, il ragazzo ha affermato che il paziente zero del Kenya è un italiano originario di Roma e non uno statunitense arrivato via Londra, come dichiarato dal governo.
Il ventitreenne deve ora rispondere di pubblicazione di informazioni false che possono generare panico. La violazione della legge relativa ai crimini informatici in Kenya può portare a una multa di 50mila dollari, al carcere fino a dieci anni o a entrambe le condanne. Il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ha messo in guardia i cittadini dal pubblicare e condividere informazioni false sul coronavirus.



 

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