Coronavirus, Boris Johnson trasferito in terapia intensiva. «È cosciente». Lo sostituisce il ministro degli Esteri

Coronavirus, Boris Johnson trattato con l'ossigeno in ospedale
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Lunedì 6 Aprile 2020, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:57

Coronavirus, il premier britannico Boris Johnson è stato ricoverato in terapia intensiva in ospedale a Londra dopo un peggioramento delle sue condizioni. Lo ha riferito un portavoce di Downing Street, spiegando che il peggioramento delle condizioni del primo ministro, 56 anni, è avvenuto «questo pomeriggio», dopo che a partire dalla sera di domenica era stato ricoverato al St Thomas Hospital di Londra, per il persistere dei sintomi del Covid-19.

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Johnson sarebbe cosciente o, per lo meno, sarebbe stato cosciente al momento del trasferimento in terapia intensiva.
Lo riferisce Sky News, citando fonti del governo secondo le quali Johnson è stato spostato per essere «vicino a un ventilatore» per la respirazione assistita in caso di necessità. Diversi specialisti citati dai media considerano tuttavia pressoché certo il ricorso al ventilatore, data la decisione di trasferire il paziente in terapia intensiva.



Il premier, ha riferito ancora il portavoce di Downing Street, ha chiesto al ministro degli Esteri Dominic Raab, che ha anche il ruolo di Primo Segretario di Stato, di «fare le sue veci, laddove necessario».


E poco dopo lo stesso Raab è intervenuto. Boris Johnson «sta ricevendo cure eccellenti» ed «è in mani sicure» al St Thomas hospital di Londra, dopo il peggioramento del sue condizioni legate al contagio di coronavirus. Lo ha ha detto il ministro degli Esteri britannico  appena subentrato al premier come capo nel governo supplente, assicurando che il Paese e l'azione dell'esecutivo restano «assolutamente sotto controllo». Raab ha parlato di un «forte spirito di team» del governo per attuare le istruzioni di Johnson e per «sconfiggere questo orribile virus».

«Prego per la pronta guarigione del primo ministro. Il St. Thomas ha uno tra i migliori staff medici al mondo. Non potrebbe essere in mani migliori». Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Londra Sadiq Khan.



 Johnson stava già ricevendo un trattamento in ospedale per facilitare la sua respirazione dopo essere stato ricoverato nella serata di ieri su consiglio del suo medico personale. La misura si è resa necessaria dopo che Johnson ha ammesso di avere ancora febbre alta a dieci giorni di distanza dal primo insorgere dei sintomi del coronavirus e i dottori hanno deciso una serie di test per verificare se vi sia la presenza di polmonite.

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Secondo quanto riporta il Daily News, 
Johnson aveva avuto forti attacchi di tosse prima di mettersi in isolamento volontario. Secondo alcuni membri del governo, Johnson ha tenuto anche da casa un programma di lavoro troppo intenso per essere all'altezza del suo idolo, Winston Churchill, di cui è un grande ammiratore, ma la sua salute ne ha risentito.


«Il Primo Ministro - riferisce ancora Downing Street - ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è Primo Segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario. Il Primo ministro sta ricevendo cure eccellenti e ringrazia tutto lo staff dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per il suo lavoro e la sua dedizione».

Intanto Dominic Raab sta guidando le riunione del comitato di emergenza. Questa mattina il ministro per l'edilizia Robert Jenrick ha confermato in un'intervista che 
Johnson «ha lavorato in maniera incredibilmente dura» e ha espresso la speranza che il premier possa fare ritorno a Downing Street presto pur non potendo escludere che debba rimanere ricoverato ancora del tempo.




 

 
 
 

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