Spiega Conte ai microfoni della radio universitaria di respiro europeo: «Il rapporto tra Italia e Francia è un rapporto antico e culturalmente solido e rispetto al fatto specifico, ossia l’incontro del vicepremier Di Maio con i gilet gialli, è stato un incontro di un leader politico e quindi è un fatto politico che ognuno può giudicare come vuole. Ma non può essere un fatto che mina un accordo forte”. Quindi incalzato dalle domande dei radiocronisti a proposito delle imminenti elezioni europee, Conte ha aggiunto: “Le elezioni europee ci daranno il senso e la misura di uno spazio di dibattito politico oltre i confini nazionali. Un tempo le elezioni europee erano vissute solo a livello nazionale, ora non più. Si creeranno dissidi tra paesi e tra governi, dissidi anche forti, ma questo non è un fatto negativo».
INCONTRO CON JUNCKER
«L'incontro con Juncker è andato molto bene e il presidente Juncker verrà a Roma il primo aprile, staremo insieme a cena, tutto il pomeriggio. E non è uno scherzo di aprile», ha poi spiegato il presidente del Consiglio al termine del faccia a faccia. Alla domanda se Juncker gli abbia chiesto un gesto riparatore nei confronti della Francia, Conte riferisce che nel corso del colloquio si è «parlato di varie cose», ma «non mi ha chiesto nessun gesto, nulla in particolare. Abbiamo avuto un confronto su vari argomenti, ma la cosa bella è che dietro mio invito verrà a Roma. Per un motivo specifico, certo: lui ama l'Italia». Secondo fonti Ue, l'incontro è stato «costruttivo» e ha riguardato «una vasta gamma di temi». Conte tra poco interverrà al Parlamento europeo.
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