Congo, ambasciatore italiano Attanasio e carabiniere «portati nella foresta e uccisi». Procura di Roma apre indagine

Congo, ambasciatore italiano Attanasio e carabiniere «portati nella foresta e uccisi». Procura di Roma apre indagine
di Cristiana Mangani
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Lunedì 22 Febbraio 2021, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 00:32

L'ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio è morto dopo un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel Congo orientale, ha detto un portavoce del Parco nazionale di Virunga. Il portavoce ha detto anche che l'attacco faceva parte di un tentativo di rapire il personale delle Nazioni Unite. Durante l'assalto è stato ucciso anche il carabiniere Vittorio Iacovacci di 30 anni che era in Africa da pochi mesi, e l'autista congolese. Ferito il capo delegazione Ue.  La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, coordinato dal procuratore capo Michele Prestipino: si procede per sequestro di persona con finalità di terrorismo. I magistrati capitolini, che hanno competenza per i reati commessi all'estero e che hanno come vittime cittadini italiani, hanno delegato le indagini ai carabinieri del Ros.

Secondo una prima ricostruzione delle fonti di polizia locali, al vaglio degli inquirenti italiani, a morire durante l'attacco sarebbe stato solo l'autista. Attanasio e Iacovacci sarebbero stati uccisi dopo essere stati portati nella foresta. 

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La conferma arriva anche dalla Farnesina che esprime profondo dolore per quanto accaduto.

L'ambasciatore è stato colpito «all'addome» ed è stato trasportato all'ospedale di Goma «in condizioni critiche».

Lì è deceduto. La vettura faceva padre di un convoglio della Monusco che comprendeva anche il Capo Delegazione Ue.

Secondo le prime ricostuzioni fornite anche dai testimoni, l'ambasciatore si stava recando nel territorio di Rutshuru. Ed è lungo il percorso che il convoglio, composto da due auto, è stato attaccato da un gruppo armato di 6 aggressori, che hanno cominciato a sparare in aria per farli fermare. Poi hanno diretto i colpi verso l'autista congolese che è stato il primo a rimanere ucciso. E successivamente hanno trascinato il resto del convoglio che era composto da due auto, nella foresta. L'idea è che volessero rapirli e che si sia trattato di criminalità locale.

A poche centinaia di metri si trovava una pattuglia dell'Istituto congolese per la conservazione della natura e una vicina unità dell'esercito congolese che è intervenuta non appena ha sentito gli spari. E mentre la pattuglia dell'Istituto congolese ha rispoto al fuoco, gli aggressori hanno ucciso l'ambasciatore e il carabiniere di scorta. E' successo tutto molto rapidamente. Ora sono in corso le indagini e uno dei sopravvissuti, ascoltato dalle autorità locali ha confermato che gli assalitori parlavano tra di loro in kinyarwanda e hanno parlato con gli ostaggi in swahili.  La missione era composta dai delegati del Programma alimentare mondiale (World food programme, Pam-Wfp).

Responsabili dell'assalto potrebbero essere, secondo fonti inquirenti, uomini delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda: il Fdlr-Foca è il principale gruppo residuo di ribelli ruandesi di etnia Hutu, conosciuti per il genocidio in Ruanda. È questa l'ipotesi prevalente, sebbene non la sola, privilegiata anche dalle forze di polizia e dalle autorità locali. 

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Chi è il carabiniere morto

Si chiamava Vittorio Iacovacci il carabiniere ucciso nell'attentato in Congo dove ha perso la vita anche l'ambasciatore italiano. Iacovacci aveva 30 anni. Iacovacci è originario di Sonnino, in provincia di Latina. Era effettivo al 13/mo Reggimento Carabinieri "Friuli Venezia Giulia" con sede a Gorizia. Aveva prestato servizio anche alla Folgore. Iacovacci è originario di Sonnino, in provincia di Latina. Era effettivo al 13/mo Reggimento Carabinieri 'Friuli Venezia Giulià con sede a Gorizia. Aveva prestato servizio anche alla Folgore.

 

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Le reazioni

«Ho appreso con sgomento e immenso dolore della morte oggi del nostro Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo e di un militare dei Carabinieri. Due servitori dello Stato che ci sono stati strappati con violenza nell'adempimento del loro dovere. Non sono ancora note le circostanze di questo brutale attacco e nessuno sforzo verrà risparmiato per fare luce su quanto accaduto. Oggi lo Stato piange la perdita di due suoi figli esemplari e si stringe attorno alle famiglie, ai loro amici e colleghi alla Farnesina e nei Carabinieri». Lo afferma Luigi Di Maio.

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«Sono devastato dalla morte dell'ambasciatore Luca Attanasio», ha detto il vice rappresentante speciale del segretario generale e capo della missione Onu in Congo (Monusco), David McLachlan-Karr, il quale ha «condannato fermamente» l'attacco al convoglio del Pam. «I responsabili di questo attacco devono essere identificati e perseguiti con la massima determinazione», ha aggiunto. 

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