I tre codici nucleari russi e la valigetta “Cheget”, ecco come funziona la triade di Putin

Putin ha ordinato alle forze strategiche della Federazione Russa (ovvero alla “triade” nucleare) «di mettere in allerta speciale le forze di deterrenza dell'esercito russo

I tre codici nucleari russi e le valigette “Cheget”, ecco come funziona la triade di Putin
di Alessandro Strabioli
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:46

Con l'evocazione dello spettro nucleare, la drammatica accelerazione di Mosca nel conflitto ucraino segna una nuova fase nella strategia bellica di Putin, che apre un ennesimo, inquietante, fronte. Il presidente russo, dopo aver riunito i vertici militari, ha scandito l'annuncio che rischia di far ripiombare il mondo nell'incubo della guerra atomica. Putin ha ordinato alle forze strategiche della Federazione Russa (ovvero alla “triade” nucleare) «di mettere in allerta speciale le forze di deterrenza dell'esercito, in risposta alle dichiarazioni aggressive dell'Occidente». Parole che d'un colpo esasperano la dimensione della crisi. Per il Pentagono, si tratta di «un'escalation» che rischia di sfociare in un errore di calcolo e può rendere «le cose molto più pericolose». Ma quale è l'arsenale nucleare di Mosca? E come avverrebbe l'attacco da parte dei russi?

Triade nucleare, cosa è

Una triade nucleare è tendenzialmente costituita da tre componenti: missili con base a terra (IRBM e ICBM), che sono caratterizzati dalla capacità di colpire obiettivi a grande distanza, ma vulnerabili al "first strike" (ovvero primo colpo) se sistemati in postazioni fisse (silo).

Tuttavia, una volta lanciati sono assai difficili da intercettare. I missili balistici possono essere di tipo tattico/di teatro (SRBM e MRBM) e di tipo strategico (IRBM e ICBM).

Missili lanciati da sottomarini (SLBM): si tratta di tutti quei missili progettati per poter essere lanciati da sottomarini lanciamissili balistici (SSBN). Tali sistemi, essendo imbarcati, sono in grado di sopravvivere al "first strike", e sono quindi fondamentali per un'eventuale rappresaglia ("second strike"). Tuttavia, sono caratterizzati da una gittata minore rispetto a quelli con base a terra, anche se occorre considerare che il sottomarino può muoversi per avvicinarsi ai suoi obiettivi. Ovviamente, le capacità di lancio del missile sono indissolubilmente legate alle capacità di sopravvivenza del sottomarino.

Ordigni nucleari lanciati da aerei: si tratta di tutti quei missili aria-superficie (o bombe) che sono (o possono essere) equipaggiati con testate nucleari. Gli aerei vettori di questi ordigni possono avere base a terra, o essere imbarcati. In generale, i bombardieri strategici sono caratterizzati da una flessibilità operativa estremamente elevata, e sono in grado di trasportare a grandi distanze una vasta gamma di armamenti aria-superficie. Possono essere utilizzati sia nel "first strike" sia nel "second strike".

Per quanto riguarda la Russia, la componente terrestre è basata sui missili balistici SS-18 Satan, SS-25 Sickle e SS-27; la componente navale è basata sui sottomarini nucleari della Classe Delta IV, Borej e Typhoon dotati di missili SS-N-20 Sturgeon e SS-N-30 Mace; la componente aerea è basata sui bombardieri strategici Tu-22M, Tu-95 e Tu-160. 

I tre codici

Dunque, se si trattasse di un “primo colpo” da parte delle forze di Putin, verrebbero attivate e usate le tre valigette denominate Cheget, delle "valigette nucleari " che fanno parte del sistema automatico per il comando e il controllo delle forze strategiche russe chiamato Kazbek. Il cheget è stato sviluppato durante l'amministrazione di Yuri Andropov all'inizio degli anni '80. La valigia è stata ufficialmente messa in servizio quando Mikhail Gorbaciov è entrato in carica come Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica nel marzo 1985.

Il dispositivo è collegato al sistema di comunicazioni speciali chiamato in codice Kavkaz, che «supporta la comunicazione tra alti funzionari del governo mentre prendono la decisione di utilizzare le armi nucleari, e a sua volta è collegato a Kazbek, che abbraccia tutte le agenzie coinvolte nel comando e nel controllo delle forze nucleari strategiche». Lo Stato Maggiore riceve il segnale e avvia l' attacco nucleare attraverso il passaggio di codici di autorizzazione a complessi di lancio di silos missilistici /sottomarini con missili balistici o lanciando a distanza singoli missili balistici intercontinentali da terra.

di Alessandro Strabioli

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