LE FONTI
A certificarlo sono i dati della Nasa e dell'ente americano per le ricerche sull'atmosfera e gli oceani (Noaa). «Il 2018 è ancora una volta un anno estremamente caldo, in cima a una tendenza di lungo periodo di riscaldamento globale», spiega Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa. A soffrire maggiormente sono state le regioni artiche, che nel 2018 hanno subito una perdita continua di ghiacci. A partire dal 1880, aggiunge l'esperto, la temperatura media globale è salita di circa 1 grado: il fenomeno è dovuto in gran parte all'aumento delle emissioni di anidride carbonica e dei gas serra prodotti dalle attività umane.
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