La variante Delta terrorizza la Cina: offerti 15mila dollari a chi farà scoprire l'origine del focolaio

La variante Delta terrorizza la Cina: offerti 15mila dollari a chi farà scoprire l'origine del focolaio
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Martedì 9 Novembre 2021, 10:04

La città di Heihe, nella provincia cinese settentrionale di Heilongjiang al confine con la Russia, ha offerto 100.000 yuan (15.500 dollari) di ricompensa a chiunque fornisca indizi utili per risalire all'origine del focolaio di variante Delta, come parte della «guerra di popolo» per debellare il Covid-19. La Cina ha segnalato lunedì 43 nuovi casi locali (61 se si includono anche le infezioni importate), nell'ambito della più consistente ondata di contagi che di recente ha colpito il Paese e che si è estesa a 20 province e a oltre 40 città, mantenendo il numero di infezioni a due cifre nelle ultime tre settimane.

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Pechino, malgrado altri Paesi stiano procedendo alla revoca o all'allentamento delle misure anti-Covid, continua a perseguire la tolleranza zero, chiudendo le frontiere e varando blocchi mirati e lunghe quarantene.

Per scoprire la fonte del focolaio e la catena di trasmissione, Heihe, città con 1,7 milioni di abitanti, ha chiarito che è necessario riprendere «la guerra di popolo», hanno riferito i media locali, citando la definizione del presidente Xi Jinping. I funzionari hanno detto che i casi di contrabbando, caccia illegale e pesca transfrontaliera dovrebbero essere subito segnalati, aggiungendo che chi ha comprato beni importati online dovrebbe «sterilizzarli immediatamente» e inviarli per i test anti-Covid. Nella lotta alla nuova ondata, è stata avviata la campagna vaccinale ai bambini tra i 3 e gli 11 anni con la somministrazione finora, in base ai dati ufficiali, di 3,5 milioni di dosi. La Cina ha cinque vaccini approvati contro il Covid con un'efficacia tra il 50% e il 79%, meno dei sieri rivali di Pfizer-BioNTech e Moderna. L'agenzia di stampa Xinhua, a difesa della 'tolleranza zerò, ha ribadito che l'approccio di Pechino ha «misure di contenimento rigorose» che «sono ancora il modo migliore per salvare vite umane». 

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