Le manovre militari della Cina preoccupano l'Occidente. Mentre in Ucraina si combatte il conflitto più importante per l'equilibrio mondiale dai tempi della guerra fredda, a Pechino si studia la strada più veloce per l'egemonia nel Pacifico e per accorciare il gap con gli Stati Uniti. Nuove immagini satellitari diffuse da Maxar e analizzate dall'esperto di guerra Hi Sutton, hanno rivelato che l'esercito cinese si sta esercitando nel deserto del Takmalakan con missili balistici che hanno l'obiettivo di distruggere le navi. «La Cina ha affinato la sua capacità di colpire le navi con missili balistici. E possono colpirle...», scrive l'analista.
«La disposizione degli obiettivi è calcolata accuratamente», si legge. «Gli orientamenti, le forme e le dimensioni sono coerenti su più obiettivi.
Missili balistici cinesi, cosa sappiamo
Se i missili balistici sviluppati dalla Cina potranno colpire le navi ormeggiate nei porti, saranno in grado di infliggere «colpi killer alle marine nemiche», spiegano gli analisti. Il timore è che le flotte possano essere abbattute prima di riuscire a disperdersi in mare aperto. Il Pentagono ha già segnalato la preoccupazione per i missili balistici cinesi in un rapporto dello scorso dicembre, diffuso dal Dipartimento della Difesa Usa. I missili cinesi possono utilizzare infrarossi, ottica o radar per formare un'immagine del bersaglio.
**BREAKING**
China has been honing its ship-killing skills. More special navy targets found in #Chinese desert
PLA is testing ballistic missiles to hit ships in port. And they can hit them. Implications... #OSINT
Nod @detresfa_ and @AllSourceA https://t.co/61YssQQSGf— H I Sutton (@CovertShores) May 11, 2022
Potrebbero quindi regolare la loro traiettoria atterrare esattamente sull'obiettivo prefissato. Nell'arsenale di Pechino ci sono missili che possono essere sparati dalla terraferma, altri sviluppati per essere lanciati dal bombardiere H-6 e un'altro tipo che può essere sganciato dall'incrociatore Type-055 Renhai Class.