Cina contro Usa sulle sparatorie nelle scuole: «Nazioni Unite indaghino. Problemi interni hanno intesificato aggressioni esterne»

Una risposta alle accuse verso la Cina di aver compiuto un genocidio nello Xinjiang

Cina contro Usa sulle sparatorie nelle scuole: «Nazioni Unite indaghino. Problemi interni hanno intesificato aggressioni esterne»
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Martedì 31 Maggio 2022, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 1 Giugno, 14:57

La Cina ha chiesto al capo delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCR) di indagare sulle sparatorie di massa negli Stati Uniti, in un apparente tentativo di spostare l'attenzione dalle accuse di abusi nella regione occidentale dello Xinjiang. Il Global Times ha avanzato il suggerimento in un editoriale martedì, un giorno dopo che il portavoce del Ministero degli Esteri, Zhao Lijian, aveva detto, durante un regolare briefing a Pechino, che l'Ufficio dell'Alto Commissario per i Diritti Umani dovrebbe produrre un rapporto sui problemi che gli Stati Uniti devono affrontare.

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Cina contro Usa sulle sparatorie, cosa succede

«Il sistema statunitense è ugualmente incapace, o manca di interesse, motivazione e coraggio, per affrontare questi problemi in modo approfondito», ha affermato il giornale del Partito Comunista, aggiungendo che le questioni interne degli Stati Uniti hanno «intensificato la loro aggressione esterna».

La Cina ha intensificato le critiche ai diritti umani degli Stati Uniti in occasione di un viaggio nella nazione asiatica del capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, e le critiche si sono intensificate dopo i recenti omicidi in un negozio di alimentari a Buffalo, New York, e in una scuola a Uvalde, Texas. Il Quotidiano del Popolo, organo di punta del partito, ha pubblicato un commento con il titolo "Il razzismo è un veleno che attraversa il corpo politico americano", facendo riferimento all'uccisione dei neri a Buffalo, mentre l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua e il China Daily in lingua inglese hanno pubblicato articoli simili.

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I motivi dell'attacco

I commenti sembrano essere uno sforzo per rispondere agli Stati Uniti, che insieme ai legislatori di altre nazioni, hanno accusato la Cina di aver compiuto un genocidio nello Xinjiang. Pechino definisce le accuse "la menzogna del secolo". Gli Stati Uniti hanno anche criticato la Cina per come ha gestito il recente viaggio della Bachelet. L'ufficio stampa del Segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato in un comunicato che le autorità "non hanno permesso una valutazione completa e indipendente dell'ambiente dei diritti umani" nella seconda economia mondiale e che, secondo quanto riferito, i residenti dello Xinjiang sono stati avvertiti di non lamentarsi.

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