Cina, arrestato lo scrittore australiano Hengjun: «Rischio per la sicurezza nazionale»

Cina, arrestato lo scrittore australiano Hengjun: «Rischio per la sicurezza nazionale»
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Giovedì 24 Gennaio 2019, 22:31
Le autorità cinesi hanno deciso di trattenere, in una sorta di arresti domiciliari, Yang Hengjun, scrittore, blogger ed ex diplomatico cinese in possesso adesso di un passaporto australiano, con le accuse di aver condotto attività che mettono a «rischio la sicurezza statale». Il mistero della sua scomparsa è durato poco più di 24 ore: la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha chiarito che Pechino ha «ufficialmente informato» il governo di Canberra che Yang è sottoposto a misura «coercitiva» ed è nella disponibilità dell'Ufficio di Pechino del ministero della Sicurezza statale, l'agenzia di spionaggio. I suoi diritti e interessi sono «tutelati» nel rispetto delle leggi, ha aggiunto Hua nella conferenza stampa quotidiana. Yang, 53 anni, ha da 2016 un incarico di ricercatore presso la Columbia University di New York e dalla scorsa settimana era ritornato in Cina con moglie e figlio. L'Australia aveva diffuso ieri l'allerta sulla sua sparizione.

Oggi, il ministro degli Esteri, Marise Payne, ha affermato a Sydney di aver chiesto l'accesso consolare e spiegazioni sulle ragioni dell'arresto ed addebiti.
Payne ha ammesso di temere che la vicenda possa avere legami col veto nei confronti di Huawei alla fornitura del network 5G per motivi di sicurezza o all'arresto di dicembre dei canadesi Michael Kovrig e Michael Spavor. I due si ritiene siano stati il bersaglio di una ritorsione per l'arresto a Vancouver del capo della finanza di Huawei, Meng Wanzhou, su richiesta Usa per le accuse di violazione delle sanzioni americane all'Iran. L'ultimo romanzo di Yang, «Fatal Weakness» (Debolezza fatale), racconta una storia di spionaggio tra Cina e Stati Uniti ed è anche rintracciabile su internet nel Dragone, mentre sul suo blog ha trattato più volte temi legati al governo di Pechino. Proprio il caso di Kovrig e Spavor avevano spinto amici di Yang, tra cui Feng Chongyi, accademico della University of Technology di Sydney, a sconsigliare il viaggio. «Gli avevo detto che la situazione era cambiata, ma non m'ha creduto. È stato un grave errore». Feng, tra l'altro, fu detenuto per due settimane nel 2017 durante una visita in Cina per ricercare alcuni avvocati specializzati in diritti umani e disse, a caso risolto, che non avrebbe potuto discutere i dettagli della sua esperienza.
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