Chopin era gay: le sue lettere tradotte per secoli con vistose censure

Chopin era gay: le sue lettere tradotte per secoli con vistose censure
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Mercoledì 25 Novembre 2020, 12:59

Chopin il grande compositore polacco sembra ormai essere pronto per diventare una icona gay. Gli archivisti e i biografi di Frédéric Chopin per secoli avrebbero deliberatamente chiuso un occhio sulle lettere erotiche che il compositore scriveva ai suoi amici. Il dibattito sulla sessualità del genio di Varsavia - sepolto in esilio a Parigi ma il cui cuore è custodito in una chiesa della capitale polacca - va avanti da tempo. Chopin, secondo le cronache del tempo, è stato legato a lungo a George Sand, scrittrice anticonformista molto promettente. Ora però arrivano nuovi dettagli sulla sua vita privata.

Chopin's Men, un programma radiofonico andato in onda sull'emittente pubblica svizzera SRF, sostiene che le lettere del compositore sono state a volte deliberatamente tradotte in modo errato, enfatizzando esageratamente i legami con le donne mentre si è nascosto un suo apparente interesse per la ricerca di partner sessuali nei bagni pubblici di Parigi. 

Anche il Guardian riporta che il giornalista musicale, Moritz Weber, ha iniziato a fare ricerche sulle lettere di Chopin scoprendo una «marea di dichiarazioni d'amore rivolte agli uomini», a volte dirette nel loro tono erotico, a volte piene di allusioni giocose.

In una di esse, Chopin descriveva le voci sulle sue relazioni con le donne come un «mantello per i sentimenti nascosti».

«Non ti piace essere baciato», scrisse Chopin al suo compagno di scuola Tytus Woyciechowski in una delle 22 lettere. «Permettetemi di farlo oggi. Devi pagare per lo sporco sogno che ho fatto su di te la scorsa notte». Le lettere all'amico, che fu attivamente coinvolto nella rivolta di gennaio del 1863 in Polonia, spesso iniziano con «La mia vita più cara» e finiscono con «La mia vita più cara»: «Dammi un bacio, amante carissimo».

Nel luglio del 1837, Chopin scriveva all'amico Julian Fontana a Parigi da Londra, riferendo con entusiasmo di "grandi orinatoi", luoghi dove era evidentemente possibile fare buoni incontri. 

Chopin è cresciuto a Varsavia ma ha dovuto lasciare la sua amata patria a vent'anni per ragioni politiche. 

«Il fatto che Chopin abbia dovuto nascondere parte della sua identità per molto tempo, come lui stesso scrive nelle sue lettere, avrebbe lasciato un segno sulla sua personalità e sulla sua arte», ha spiegato Weber.

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