Chiede il giorno libero per la morte del cane, ma il capo dice no: lei si licenzia e il video diventa virale

Protagonista della vicenda è una ragazza americana di nome Sarah

Chiede il giorno libero per la morte del cane, ma il capo dice no: lei si licenzia e il video della denuncia è virale su Tik Tok
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Martedì 14 Marzo 2023, 19:04 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 15:03

Sui social circola un video che mostra una ragazza residente negli Stati Uniti, Sarah, che racconta di essersi licenziata perché il suo datore di lavoro non le ha permesso di prendersi un giorno libero per la morte del suo cane: «Ho chiesto il giorno libero per piangere da sola la perdita del mio cane di 12 anni, il mio capo ha detto di no e io mi sono licenziata», si legge in una scritta in sovraimpressione. Nella clip di otto secondi lei mormora le parole colme di rabbia, mandando letteralmente a quel paese il capo. 

Il video è diventato virale su Tik Tok, con oltre 150mila visualizzazioni, come riporta La Zampa. La ragazza è stata poi intervistata dal Daily Dot, quotidiano online statunitense dedicato al mondo dell'"Internet Culture", al quale la protagonista della clip ha raccontato di aver interrotto un rapporto lavorativo che durava da otto mesi. Non è stato rivelato il nome dell'azienda e quello del datore di lavoro. 

La giovane ha riferito anche di aver scoperto che il suo animale domestico era stato sottoposto ad eutanasia, mentre lei era circa a metà del suo turno, ma nonostante lo shock avrebbe dovuto comunque terminare il turno: ci sarebbe riuscita solo grazie alla solidarietà mostrata dai colleghi. 

@sarahhemmelman I’d like to think that she’s up in heaven cheering me on #fyp #foryou #iquit #iquitmyjob #unemployment #unemployed #petloss #imissyouNushiMei #needjobs ♬ original sound - 🥷🏽’s ain’t 💩

Il racconto del giorno dopo: permesso negato e licenziamento immediato

«La mattina seguente ho mandato un messaggio e ho chiesto se potevo prendermi il giorno libero, facendo presente che avrei presentato una nota giustificativa per un’assenza che ritenevo necessaria per me e per il mio stato di salute», ha raccontato poi Sarah, il giorno dopo la tragica notizia. 

Implacabile la risposta dell'azienda: «Sarebbe un'assenza ingiustificata».

Poi, la decisione di dire addio: «Dieci minuti prima dell'inizio mio turno, ho rassegnato via mail le dimissioni e ho anche inviato un messaggio per farglielo sapere. Mi hanno risposto: “Sì, abbiamo visto, grazie"», ha raccontato sempre la protagonista del video. 

Non è stata la prima lite tra Sarah e i suoi datori di lavoro. Alla fine dell'intervista la giovane ha confermato che in passato si erano già verificati episodi di attrito tra lei e il suo datore di lavoro: «Negarmi la possibilità di piangere la perdita del mio cane è stata l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della mia pazienza, mi ha dato la spinta di cui aveva bisogno per lasciare un ambiente di lavoro tossico - lo sfogo finale della ragazza - Ora non ho un lavoro ma mi sento libera e non me ne pento affatto. A chiunque si trovi in una situazione simile dico di mettersi sempre al primo posto». 

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