Chernobyl, il "sarcofago" è blindato: la centrale va avanti con i generatori diesel, ecco cosa fa più paura

Chernobyl, il "sarcofago" è blindato: la centrale va avanti con i generatori diesel, ma ecco cosa fa più paura
di Giampiero Valenza
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Domenica 13 Marzo 2022, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 00:28

Generatori diesel esterni stanno facendo funzionare la centrale nucleare di Chernobyl, ora sotto il controllo russo. Secondo quanto afferma l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, i tecnici stanno continuando a riparare le linee elettriche danneggiate. La rete è interrotta dal 9 marzo. Oggi i generatori diesel stanno alimentando sistemi importanti per la sicurezza, compresi quelli per il controllo del combustibile nucleare esaurito e il trattamento chimico dell'acqua.

Questa situazione sta portando, comunque, alcune criticità, come la carenza nel mantenimento di alcune funzioni come il monitoraggio delle radiazioni, dei sistemi di ventilazione e dell’illuminazione.

La centrale di Chernobyl dal 24 febbraio è sotto il controllo russo. Ma in casi delicati come questi, la struttura non si toglie totalmente dal controllo dei gestori precedenti. La Russia ha infatti informato l’Aiea che il funzionamento delle centrali conquistate di Zaporizhzhya e Chernobyl sono effettuate sotto personale operativo ucraino, con un gruppo di esperti russi che sta fornendo «assistenza consultiva».

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La stessa Aiea, però, tramite il suo direttore generale, l’argentino Rafael Mariano Grossi, si è fatta sentire perché «il personale deve essere in grado di adempiere ai propri doveri di sicurezza e avere la capacità di prendere decisioni senza indebite pressioni».

Petro Kotin, il presidente dell’azienda di Stato ucraina che gestisce il nucleare, l’Energoatom, ha dichiarato in una lettera al direttore generale di Aiea che circa 400 soldati russi sono «presenti a tempo pieno» nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, che con i suoi sei reattori è la più grande centrale d’Europa, e ha confermato che rimane sotto il controllo delle forze militari di Mosca.

 

I reattori di Zaporizhzhya sono più moderni rispetto a quelli di Chernobyl, chiusi comunque in un recipiente di acciaio pressurizzato che si trova all'interno di una massiccia struttura di contenimento in cemento armato. Gli impianti hanno diversi sistemi di sicurezza. Come spiega alla rivista scientifica Nature Michael Bluck, direttore del Centro di ingegneria nucleare dell’Imperial College di Londra, sarebbe molto allarmante se le forze russe tentassero di violare la struttura di contenimento. Anche Koji Okamoto, ricercarore di sicurezza nucleare dell’Università di Tokyo, sottolinea che «la struttura di contenimento potrebbe avere una resistena alle armi normali».

A Chernobyl le rovine del reattore che esplose nel 1986 sono al sicuro in un “sarcofago”, un guscio d’acciaio e cemento alto 63 metri. Un colpo dell’artiglieria potrebbe consentire la fuoriuscita di una piccola quantità di contaminanti radiattivi, ma l'area con gli «elementi combustibili fusi, contenente uranio e plutonio, è inaccessibile», racconta la scienziata nucleare Cheryl Rofer.

Il 26 aprile 1986, a Chernobyl esplose il reattore numero 4. Dal 2000 tutti i reattori della centrale sono fermi. Quello esploso, col nocciolo fuso, è stato blindato proprio nel sarcofago di cemento armato. A preoccupare sono invece circa 2.000 tonnellate di combustibile esaurito, 20 mila elementi immagazzinati e immersi in una piscina la cui acqua non può superare una temperatura di circa 20 °C.

Il rischio di un incendio

Il problema che potrebbe generare allarme è un incendio che potrebbe essere causato nelle centrali. Le barre di combustibile esaurito vengono fatte raffreddare nelle piscine. Se queste dovessero essere danneggiate potrebbe esserci una fuoriuscita o ebollizione di acqua contaminata. Le barre si potrebbero così surriscaldare o creare un incendio. Ma, come spiega la stessa Rofer, potrebbe essere un’arma a doppio taglio per Mosca perché «deve tenere a mente che i venti prevalenti sono verso la Russia», commenta a Nature. Quindi, la nube radioattiva potrebbe spostarsi con facilità verso Est.

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