Chernobyl, i cani geneticamente modificati dalla radiazioni. Lo studio che potrebbe servire agli umani

Questi animali vivono tra edifici in rovina all'interno e intorno all'impianto chiuso, ma sono ancora in grado di trovare cibo, riprodursi e sopravvivere

I cani di Chernobyl geneticamente modificati dalla radiazioni. Lo studio che potrebbe servire anche agli umani
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Lunedì 6 Marzo 2023, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 18:35

Chernobyl, a trentacinque anni dopo il disastro nucleare, centinaia di cani randagi vivono ancora nel mondo spettrale che circonda le rovine della centrale ucraina. La popolazione canina è ora al centro di uno studio scientifico che ha come obiettivo l'analisi della composizione genetica degli animali, che potrebbe fornire fondamentali informazioni sulla vita in un ambiente radioattivo. 

In un nuovo rapporto pubblicato venerdì sulla rivista Science Advances, gli scienziati hanno esaminato i geni di 302 cani che che vivono nella zona di esclusione, confrontandoli con quelli che popolano le zone esterne all'area contaminata. Il team di ricercatori ha scoperto che gli animali di Chernobyl sono «geneticamente distinti» da ogni altro loro simile nel mondo. 

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Lo studio

Sebbene questi risultati non mostrino, senza alcun dubbio, che le radiazioni siano la sola causa di queste differenze genetiche, i dati potrebbero aiutare a comprendere meglio gli effetti a lungo termine dell'esposizione. Distinguere tra quali cambiamenti genetici sono causati dalle radiazioni e quali sono causati da «altri fattori di influenza» sarà complesso, ma estremamente utile. 

Anche così, i ricercatori hanno una significativa opportunità per iniziare a rispondere alla domanda: «Come si sopravvive in un ambiente ostile come questo per 15 generazioni?» ha detto il coautore dello studio e genetista Elaine Ostrander, secondo l'Associated Press. «Non abbiamo mai avuto l'occasione di fare questo lavoro con dei campioni similiai», ha aggiunto. Quando la centrale elettrica in Ucraina è esplosa nel 1986, i residenti che hanno evacuato l'area hanno dovuto abbandonare i loro cani.

Ed è così che si è creata una vera e propria colonia parallela. 

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