Cerimonia a Parigi, a 40 anni dall'editto comunista Milan Kundera torna cittadino ceco

Milan Kunder con Helene Carrere d'Encausse
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Martedì 3 Dicembre 2019, 21:07
Solo un anno fa i suoi romanzi, primo fra tutti "L'insostenibile leggerezza dell'essere" un vero cult generazionale,  hanno fatto ritorno nelle librerie della Repubblica Ceca. Ora dopo 40 anni di esilio Milan Kundera è tornato cittadino ceco. È questo il regalo che il governo di Praga  ha fatto al suo scrittore vivente più illustre in occasione del suo novantesimo compleanno - un po' in ritardo visto che lo ha festeggiato il primo d'aprile -  per ripagarlo dell'umiliazione e dell'ingiustizia subite a causa del regime comunista. È stato l'ambasciatore del governo di Praga in Francia, Petr Drulak, a rendere noto la restituzione della cittadinanza durante un'intervista all'emittente televisiva pubblica ceca. Drulak ha raccontato di avere consegnato il certificato di cittadinanza a Kundera e alla moglie Vera nel loro appartamento di Parigi la settimana scorsa, giovedì 28 novembre, durante una cerimonia privata. «Sono stati contenti, anche se sapevano che ciò non avrebbe cambiato la loro vita, ma per loro il simbolo del gesto ha avuto un significato molto importante», ha spiegato l'ambasciatore. Il decreto è stato firmato dal ministro ceco competente lo scorso 6 novembre.
La decisione del governo di Praga segue l'incontro dell'anno scorso, a sorpresa, a Parigi tra lo scrittore e il premier ceco Andrej Babis. « Kundera è una leggenda della letteratura ceca e mondiale e merita di avere di nuovo la cittadinanza, dopo averla persa quando è emigrato in Francia», disse allora Babis.
Nato a Brno, nell'allora Cecoslovacchia (oggi in Repubblica Ceca), il 1 aprile 1929, Kundera fuggì dalla Cecoslovacchia comunista verso la Francia nel 1975, stabilendosi a Parigi e quattro anni dopo perse la cittadinanza ceca.
Nel 1981 ottenne la cittadinanza francese e iniziò a scrivere anche in francese. Da sempre in fuga dai mass media - Kundera tuttavia passeggia quasi ogni giorno con la moglie Vera per le strade di Parigi - nel suo ultimo romanzo, «La Festa dell'insignificanza» (2013), uno dei personaggi creati dal grande scrittore confessa di diffidare di coloro che parlano della «vergogna di invecchiare». 
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