Cairo, oggi la processione di 22 mummie verso il nuovo museo. E c'è chi teme la "maledizione dei faraoni"

Cairo, oggi la processione di 22 mummie verso il nuovo museo. E c'è chi teme la "maledizione dei faraoni"
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Sabato 3 Aprile 2021, 12:45

Oggi si svolge in Egitto una processione senza precedenti: ventidue mummie di antichi sovrani - rigorosamente in ordine cronologico -  sfileranno nelle strade del Cairo per cinque chilometri fino alla loro nuova “casa”, un nuovo Museo Nazionale della CIviltà Egizia di foggia neoclassica, costruito appositamente per loro. Ma l’iniziativa ha risvegliato arcane paure, e c’è chi teme la “maledizione” dei faraoni. 

I 18 re e le quattro regine coprono un lungo arco della storia locale, dal sovrano della diciassettesima dinastia, Seqenenre Taa II, fino a Ramsete IX, che ha regnato nel dodicesimo secolo. L’allentamento delle restrizioni per il Covid, in seguito a una diminuzione dei casi, ha permesso di indire la solenne cerimonia. Una delle maggiori attrazioni è re Ramsete II, il famoso faraone del Nuovo Regno, che  fu il dominatore assoluto per 67, e che è conosciuto per avere firmato il primo trattato di pace. C’è poi anche la regina Hatshepsut, che divenne regina malgrado le regole del tempo, che impedivano alle donne di salire sul trono.

Ogni mummia viene trasportata su uno speciale veicolo decorato e ammortizzato. Per evitare danni ai reperti, le mummie sono state poste in speciali scatole piene di azoto, per preservarle dagli agenti atmosferici. E la strada da percorrere è stata riasfaltata appositamente. 

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Le mummie erano state trovate tra il 1881 e il 1998 tra le rovine di Tebe, l’antica capitale egiziana, corrispondente alla moderna Luxor.

Finora erano custodite presso il Museo Egizio. Le autorità sperano che il nuovo museo, che aprirà il prossimo mese (dopo la preview del prossimo 18 aprile), possa aiutare a rivitalizzare il turismo, dapprima crollato a causa delle turbolenze politiche, e poi della pandemia. 

Un altro Museo, che sorgerà vicino alle piramidi di Giza, aprirà il prossimo anno, per ospitare soltanto il corredo funebre di Tutankhamon. Proprio quest’ultimo faraone è legato alle superstizioni che indicano nella violazione dei sepolcri la realizzazione di millenarie maledizioni. “La morte verrà con ali veloci per coloro che disturberanno la pace del re”, era scritto sulla tomba di Tut, scoperta da Howard Carter  nel 1922.

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Alcuni al Cairo ricordano recenti disastri, come l’incidente ferroviario di Sohag, e la morte di 18 persone nel crollo di un edificio nella capitale. Ma l’evento che ha preoccupato maggiormente gli egiziani è stato il blocco del canale di Suez, a causa della portacontainer Ever Given, avvenuta proprio mentre si preparavano le mummie per il traporto. Sui social media molti hanno evocato proprio la “maledizione dei faraoni”.

Secondo molti musulmani, i morti dovrebbero essere trattati con dignità, e non dovrebbero essere mostrati al pubblico. Nel 1980 fece rumore un’ordine del presidente Sadat, che volle far chiudere la stanza delle mummie reali al Museo Egizio. Sadat avrebbe voluto farle riportare nei luoghi d’origine e risotterrarle,  ma non dette mai seguito a questa sua volontà. Il turismo era già allora una voce importande del bilancio statale.

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