Francia, torna la polemica sul burkini: il giudice lo vieta nelle piscine pubbliche e nelle spiagge

Una sentenza del tribunale amministrativo francese conferma il divieto per il costume che copre integralmente il corpo, indossato soprattutto dalle donne di religione islamica

Francia, il giudice vieta il Burkini in spiaggia
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Martedì 21 Giugno 2022, 19:01 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:29

Il mese scorso il comune di Grenoble in Francia ne aveva autorizzato l'uso nelle piscine pubbliche della città. Ora una sentenza del giudice amministrativo torna a vietarlo. Il burkini, speciale costume da bagno che copre integralmente il corpo (come un burka), non può essere indossato nelle piscine pubbliche francesi. Lo ha stabilito il più alto tribunale amministrativo francese, dopo una battaglia legale tra lo stato e la città di Grenoble. I burkini sono costumi da bagno che coprono integralmente il corpo delle donne e vengono utilizzati soprattutto da donne musulmane per motivi religiosi. 

La sentenza 

La legge francese aveva stabilito l'anno scorso che il burkini non era ammesso nelle piscine pubbliche né nelle spiagge francesi.

Una norma motivata sia da motivi igienici che come misura di contrasto al "separatismo islamista".

Ma il sindaco di Grenoble Eric Piolle lo scorso mese aveva infranto questa legge, sospendendo il divieto e facendo ricorso, sostenendo che ledeva gravemente il principio di neutralità nei servizi pubblici. Dopo i vari gradi di giudizio amministrativo, è stata la corte suprema francese a dare ragione allo stato francese e non alla città di Grenoble. La corte ha sostenuto di non poter consentire "deroghe selettive alle regole per soddisfare esigenze religiose".

Anche il ministro dell'Interno Gérald Darmanin è intervenuto, descrivendo la politica di Grenoble come una "provocazione inaccettabile" contraria ai valori laici francesi.

 

Perché il burkini è vietato in Francia 

La Francia ha leggi severe su cui possono essere indossati costumi da bagno. Il divieto del burkini nelle piscine statali è sostenuto anche per motivi igienici (dove anche gli uomini sono obbligati a indossare costumi da bagno "corti" e attillati e non pantaloncini più lunghi). 

Il dibattito nell'opinione pubblica francese sul burkini risale al 2016, quando diversi comuni tentarono di metterlo fuori legge sulle spiagge sostenendo che fosse un affronto alla laicità dello stato. Per i critici questo costume rafforza una visione separatista della società francese sarebbe un mezzo di pressione sulle donne musulmane. Il leader di estrema destra Marine Le Pen ha condannato il burkini come "vestito di propaganda islamista". 

I favorevoli invece, affermano che ogni donna dovrebbe essere libera di coprire o scoprire il proprio corpo nel modo che desidera senza che ciò le sia imposto per legge.

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