Brexit, la proposta finale di Johnson all'Ue. Ma arriva il primo "no" di Dublino

Boris Johnson
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Mercoledì 2 Ottobre 2019, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 18:11

«Due confini per 4 anni»: è questo il senso della proposta di Boris Johnson, estensivamente anticipata dal Telegraph, per un accordo con l'Ue sulla Brexit come alternativa al backstop per il nodo chiave dell'Irlanda del Nord. Irlanda del Nord che uscirebbe dopo la transizione a fine 2021 sia dall'Ue sia dall'unione doganale, come il resto del Regno. Ma rimarrebbe allineata per 4 anni al mercato unico per i beni agricoli e industriali, oltre a godere nello stesso periodo di un'esenzione dal codice doganale europeo e dall'Iva europea.

I CONTROLLI
Il Daily Telegraph, giornale vicino al premier conservatore britannico, spiega che la proposta prevede l'istituzione di controlli doganali fra Irlanda e Irlanda del Nord non sulla linea di frontiera (che gli accordi di pace del Venerdì Santo del 1998 indicano debba essere senza barriere), bensì sparsi a una distanza imprecisata da essa: sui due lati del confine. E prevede per altro verso che i beni agricoli e industriali commerciati fra Paesi Ue e Irlanda del Nord vengano dichiarati al transito attraverso l'Irish Sea fra la stessa Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito. Per alleggerire i controlli e facilitare le cose a Belfast.

 



IL CODICE DOGANALE
Londra chiede del resto all'Ue di non imporre all'Irlanda del Nord un codice doganale (Ucc) né le proprie regolazioni sull'Iva (Vat), entrambe richieste problematiche per Bruxelles; oltre a garantire un'esenzione del solo territorio nordirlandese dall'obbligo di uniformarsi alle tutele europee sul lavoro. Questo regime andrebbe concordato fin da subito nell'ambito dell'accordo di recesso e resterebbe in vigore per quattro anni, dopo la transizione post Brexit già prevista nella vecchia intesa di divorzio raggiunta con l'ex premier Theresa May. Ossia fino al 2025. Poi spetterebbe al Parlamento locale di Belfast decidere se prorogarlo o istituire un confine più tradizionale con Dublino: decisione destinata potenzialmente a creare forte tensioni fra i maggiori partiti nordirlandesi, unionisti da una parte e repubblicani dall'altra.


PRIMO "NO" DA DUBLINO
Reazioni opposte in Irlanda, però, sulla proposta di accordo. La ministra degli Affari Europei di Dublino, Helen McEntee, parla di un'offerta 'prendere o lasciarè con aspetti «inaccettabili». E l'opposizione del Fianna Fail di proposte «impraticabili e illegali». Pieno sostegno a Johnson invece dagli unionisti nordirlandesi del Dup, oppostisi in precedenza al backstop e all'accordo raggiunto da Theresa May.

L'ULTIMATUM DI BORIS
Boris Johnson rilancia il suo slogan «get Brexit done» accolto da un'ovazione dalla sala alla conclusione del congresso Tory a Manchester. «Con un accordo, ma in ogni caso» il 31 ottobre, ripete. Poi accusa la Camera dei Comuni di aver finora «rifiutato di attuare la Brexit, rifiutato di presentare qualunque proposta costruttiva e rifiutato le elezioni», di non ascoltare gli elettori che voglio ormai guardare avanti e di aver presentato «una legge della resa» per un rinvio contro l'opzione del no deal.

LA UE: ESAME PROPOSTA OGGI POMERIGGIO
Il Regno Unito presenterà oggi pomeriggio alla Commissione Europea una proposta alternativa al backstop, la soluzione di salvaguardia che mira ad evitare il risorgere di un confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord, questione che è il principale ostacolo sulla via di un accordo per il ritiro del Regno Unito dall'Ue. Lo annuncia la portavoce capo della Commissione Europea Mina Andreeva, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

Il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit Michel Barnier, spiega la Andreeva al termine della riunione settimanale dei commissari europei, «ha informato il collegio dei commissari riguardo al ritiro del Regno Unito dall'Ue. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker avrà una telefonata con il primo ministro britannico Boris Johnson. Questo pomeriggio ci saranno discussioni a livello tecnico, con David Frost e con il team britannico».

«Apprendiamo anche - prosegue la portavoce - che riceveremo un testo dal Regno Unito nella giornata di oggi e, una volta che l'avremo ricevuto, lo esamineremo con oggettività, alla luce dei criteri ben noti. Ascolteremo molto attentamente il Regno Unito. L'Ue vuole un accordo: pensiamo che un ritiro ordinato sia di gran lunga preferibile ad uno scenario senza accordo. Per avere un accordo», la proposta deve contenere «una soluzione giuridicamente operativa che soddisfi tutti gli obiettivi del backstop: impedire il risorgere di un confine fisico, preservare la cooperazione nord-sud e la all-island economy, proteggere il mercato unico e il posto che l'Irlanda ha nello stesso».

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