Brexit, pronto il piano B in caso di mancato accordo: per l'emergenza in campo anche 3.500 militari

Brexit, pronto il piano B in caso di mancato accordo: per l'emergenza in campo anche 3.500 militari
3 Minuti di Lettura
Martedì 18 Dicembre 2018, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 18:29
Downing Street accelera e dà il via libera all'elaborazione di linee guida in caso si arrivi alla Brexit senza aver negoziato un accordo con i 27 dell'Ue. Un 'piano B' in caso di 'no deal' insomma, su cui il governo - incontratosi oggi - ha deciso alla fine di lavorare per arrivare pronto ad ogni evenienza. Verrà inviato materiale informativo (140mila lettere scrive la Bbc) ad aziende ed esercizi commerciali con indicazioni su come agire in un simile scenario, parte di un battage informativo attraverso diversi canali, anche la tv. 

La riunione di gabinetto era stata fissata proprio per discutere gli scenari in caso di 'no deal' e in particolare su come allocare i due miliardi di sterline previsti per intervenire sulle potenziali conseguenze nel caso in cui si arrivi al 29 marzo senza un accordo formale. Il ministro per la Brexit, Stephen Barclay, ha sottolineato che mentre il governo resta impegnato sull'accordo proposto dalla premier Theresa May, deve comunque essere preparato nell'eventualità che questo non passi, descrivendo questa come una questione di «responsabilità» e di «priorità operativa». Barclay ha comunque sottolineato che il governo rimane impegnato ad assicurare un accordo con la Ue prima dell'uscita dalla Ue, ma «un governo responsabile ha bisogno di garantire che siamo pronti per l'opzione» opposta. «È per questo che il governo oggi ha deciso che prepararsi per il no deal sarà una priorità operativa - ha concluso - ma la nostra priorità principale sarà quella di garantire un accordo».


​I piani di emergenza che verranno adottati in caso di 'no deal Brexit' prevedono anche l'impiego di 3.500 militari delle forze armate.
Lo ha riferito il ministro della Difesa Gavin Williamson alla Camera dei Comuni. Williamson ha spiegato che «al momento» non ci sono state richieste formali di supporto dei militari da parte degli altri ministeri. Ma, ha aggiunto, la Difesa «terrà pronti 3.500 militari, tra effettivi e riservisti, per supportare qualsiasi ministero in qualsiasi emergenza debbano affrontare». Tra i settori che si troveranno maggiormente sotto stress in caso di uscita del Regno Unito dalla Ue senza un accordo, quelli dei controlli alle frontiere e dei controlli doganali.


La Sec, la consob americana, chiede all'Ue e alla Gran Bretagna di agire per assicurare che un'eventuale Brexit no-deal non provochi caos sui mercati globali. In un'intervista al Financial Times il presidente della Sec, Jay Clayton, afferma che vorrebbe vedere un impegno serio al fine di assicurare che i mercati possano continuare a funzionare senza problemi anche se la Gran Bretagna uscisse dall'Ue senza un accordo. L'avvertimento di Clayton è solo l'ultimo in ordine temporale delle autorità americane con l'avvicinarsi del marzo 2019, quando la Gran Bretagna uscirà dell'Ue.
© RIPRODUZIONE RISERVATA