I problemi sociali derivati dalla pandemia di Covid hanno portato «il Brasile al limite», ed è il suo presidente un tempo negazionista Jair Bolsonaro a dichiararlo. Il capo dello Stato, parlando con alcuni simpatizzanti a Brasilia, ha ammesso di attendere un segnale dal popolo perché «la fame, la miseria e la disoccupazione sono sotto gli occhi di tutti, non li vede solo chi non vuole».
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Nonostante le vaccinazioni somministrate finora pari a 32 milioni di dosi, in prevalenza Coronavac e le rigide misure di confinamento, tra cui il lockdown tanto criticato da Bolsonaro perché farebbe ingrassare la gente, lo Stato di San Paolo, il più colpito dal coronavirus in Brasile, tra il 4 e il 10 aprile ha avuto la settimana con il maggior numero di morti dall'inizio della pandemia, con 5.657 vittime.
La cifra è praticamente il triplo di quella della settimana con il maggior numero di decessi causati dal virus della prima ondata, a metà luglio, quando se ne registrarono 1.945.
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